La scommessa e la furbizia dell’esecutivo nella lotta contro le slot

Slot machine

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Probabilmente, l’Esecutivo ha pensato di aver trovato “l’uovo di colombo” per soddisfare le esigenze dei vari movimenti “no slot”, anti slot, anti gioco e di non aver provocato, o di essere in procinto di procurare, danni irreparabili al settore. Lo stesso Esecutivo ritiene che le attività ludiche abbiano ancora strumenti per mantenersi a galla (e non si capisce però come): quindi, lo “spauracchio” dell’eliminazione delle slot funziona proprio bene! E se si pensa ad una contrazione dei prodotti “sacrificati”, come i casino online con bonus, che si concretizza solo con le Awp a moneta che “risiedono attualmente” nei bar e nei tabaccai, i miliardi mancanti per le casse del caro Erario si compensano con due contromisure ben chiare e definite: un incremento “importante” degli altri prodotti di gioco, l’inasprimento della pressione fiscale sugli apparecchi da intrattenimento “sopravvissuti” e poi, per conservare la fiscalità delle Awp “superstiti” si abbassano i pay out.
Furbo il nostro Esecutivo, lascia spazio alla pubblicità per incrementare i prodotti diversi da quelli delle Awp in modo che convinca gli utenti, sopratutto quelli contenti che le “slot siano in parte sparite” ad accettare novità innovative con spot incessanti che martelleranno le nostre testoline e che quasi convincono a giocare. Sì, l’Esecutivo fa qualche intervento sulla pubblicità che viene “seguito” non con tanta gioia e neppure controllato con troppa attenzione: infatti, gli spot arrivano… e come anche in orari non consentiti. Bisogna che coloro che controllano, facciano migliori od ulteriori accertamenti in modo che le fasce più deboli non debbano essere raggiunte da così incessante martellamento.
Furbo il nostro Esecutivo laddove continua con questo “tira e molla” in Conferenza Unificata, anche se onestamente le proposte che ha avanzato possono sembrare contro il gioco e la sua diffusione, ma ancora siamo al punto della “non riforma”, anche se il sottosegretario Baretta ritiene che la fine di ottobre sarà il termine idoneo “per chiudere questa tenzone”.
Furbo, sempre il nostro Esecutivo, mentre continua a lasciare le iniziative restrittive ai Sindaci ed ai Comuni della Penisola che, mentre il Governo non prende ancora decisioni, continuano imperterriti nelle loro campagne contro il gioco ed i casino online legali aams. E questo, senza ombra di dubbio, fa apparire agli occhi dei più che lo Stato continua a fare qualcosa contro l’azzardo mentre quel “qualcosa” in pratica si concretizza con gli introiti che il gioco continua a dare al nostro caro Erario. Che dire, ufficialmente per ora lo Stato lascia agire da un lato gli Enti Locali (cosa che faranno anche in seguito naturalmente), minando il potere del mondo del gioco, e dall’altro continua sulla sua strada di “abbeverarsi alla fonte” di questa “tremenda calamità”.
Bravo e furbo ancora il nostro Esecutivo quando metterà sul mercato le nuove apparecchiature di gioco nelle sale dedicate che sembreranno dei mini-casinò e dove gli utenti saranno contornati solo ed esclusivamente da innovazioni ludiche, frequentate solo dagli amanti del gioco d’azzardo e dove, apparentemente, di socializzazione sarà difficile parlare. Sempre più furbo, quindi, ad inventarsi questo comparto che porterà nuovi introiti, nuovo mercato e sempre nuove spese per il settore che, per sopravvivere, dovrà adeguarsi a questa nuova vita ed a questo nuovo mercato ovviamente frequentando corsi di formazione per essere sempre più idonei a seguire i “propri amanti”. Ma invece lo Stato che sacrifici farà? È veramente un segreto!

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