Manuel Ginobili. Dalla Viola Reggio Calabria alla gloria in NBA

Manu Ginobili

Manu Ginobili (photo by Mike from Orlando, FL (Spurs-Magic062) [CC BY-SA 2.0], attraverso Wikimedia Commons

Alcuni fenomeni dello sport nascono tali e lo rimangono per sempre. È il caso di Manuel Ginobili, dai più conosciuto come Manu, che a 40 anni compiuti continua a fare faville nella NBA, il campionato di basket più importante del mondo. Il cestista argentino, è infatti uno dei candidati principali a partecipare all’All Star Game, per il quale sono già in corso le votazioni. Con la selezione della West Conference come principale favorita secondo i pronostici dei bookmaker specializzati in scommesse sportive, sono stati da poco selezionati i roster definitivi per il grande evento del basket statunitense, seguito da milioni di persone ovunque nel mondo.

Nella stagione attuale, quella nella quale l’argentino ha rinnovato il suo contratto per due stagioni nonostante sia arrivato alla veneranda età di 40 anni, stiamo assistendo a una serie di show da parte della guardia che ha fatto i primi passi nella pallacanestro che conta in Italia, più esattamente a Reggio Calabria, giocando per la gloriosa Viola. Il nativo di Bahia Blanca fu infatti grande protagonista nelle due stagioni che disputò nel capoluogo calabro, attirando l’attenzione prima della Virtus Bologna, squadra con cui conquistò titolo italiano, coppa nazionale e addirittura l’Eurolega nel 2001, e poi finalmente dei San Antonio Spurs, prestigiosa franchigia statunitense nella quale milita tuttora e con la quale ha vinto ben 4 anelli da campione NBA. Guardia con il pallino del tiro a canestro, dal grande dinamismo e con un sinistro magico, Ginobili ha fatto la gavetta in Europa per poi trionfare negli Stati Uniti.

Campione olimpico nel 2004 con la selezione argentina dopo una finale dominata contro l’Italia, il numero 20 degli Spurs è andato maturando con il tempo senza perdere mai la sua esplosività e ancora oggi, a 40 anni, dimostra di tenere botta alla grande e di avere sempre dei colpi fantastici da estrarre dal cilindro. L’entusiasmo che suscitano le sue giocate è contagioso e la sua possibile presenza all’All Star Game, che si giocherà tra un mese allo Staples Centre di Los Angeles, è un altro riconoscimento alla straordinaria carriera di un atleta unico nel suo genere, che sembra migliorare con il passare degli anni, come fosse un buon vino. Con più di 650 mila voti registrati finora, il sogno resta intatto. L’Argentina tifa per lui, e non c’è dubbio che per lui tiferanno anche i supporter della squadra di Reggio, dove iniziò il percorso di un cestista che ha ormai raggiunto lo status di mito vivente.

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