Fidejussione Viola. Arrivate le motivazioni della Corte Federale, l’ultima speranza è un “miracolo” del Coni

Reggio Calabria. Sono arrivate le motivazioni della Corte Federale d’Appello ed è sempre più nera la situzione della Viola Reggio Calabria, adesso ci sarà l’ultimo grado della Giustizia Sportiva, quello dell’Alta Corte del Coni. A giudicare dalle conclusioni della Corte Federale, però, sembra che non ci siano molte speranze per poter modificare il futuro della Viola Reggio Calabria (si ricorda che le fidejussioni contestate sono due, relative agli ultimi campionati, 2016/2017 e 2017/2018).
“La Corte osserva che la sanzione appare del tutto adeguata all’entità dei fatti per cui si è proceduto, fatti che, se emersi nella fase di iscrizione al campionato di Serie A2 2017/2018 avrebbero comportato la non iscrizione dell’affiliata reclamante al suddetto campionato, con la conseguenza che la stessa avrebbe potuto riprendere l’attività agonistica solo iscrivendosi ai campionati a libera partecipazione, con ciò stesso perdendo tutto il patrimonio sportivo e di tradizione cestistica ottenuto nei lunghi anni di militanza”.
“La sanzione irrogata in primo grado riporta, in certo senso, a regolarità e rispetto delle regole la complessa vicenda, riposizionando la Viola Reggio Calabria nella serie inferiore al campionato di Serie A2, proprio tenendo conto che la stessa non avrebbe avuto titolo a partecipare al campionato 2017/2018”.
“Non vi è dubbio che questa condotta, posta in essere da una delle Società storicamente e sportivamente più importanti dal punto di vista cestistico nazionale, abbia rappresentato e cagionato un significativo danno all’immagine dell’intero movimento cestistico nazionale. Per quanto riguarda invece la sperequazione tra sanzione inflitta alla Viola e le sanzioni inflitte agli altri reclamanti non sembra nemmeno particolarmente significativa la doglianza -sostiene la corte- poichè la decisione di primo grado contiene elementi completi e ragionevolmente condivisibili per giustificare l’entità delle suddette sanzioni, argomenti che questa Corte fa propri”.

Il Documento con le motivazioni della Corte Federale di Appello

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