Reggio Calabria. Nel corso delle attività investigative che hanno portato questa mattina all’esecuzione dell’Operazione “Arma Cunctis”, gli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria diretta dal primo dirigente Francesco Rattà e del Commissariato di pubblica sicurezza di Siderno hanno sequestrato fucili e pistole con numeri di matricola cancellati. L’inchiesta svela come i soggetti contigui alla cosca Commisso di Siderno e appartenenti alla cosca Cataldo di Locri, strutturati in una temibile consorteria criminale, abbiano avuto la capacità di gestire il traffico di centinaia di armi micidiali di ogni genere e calibro, fra cui i famigerati fucili mitragliatori AK 47 Kalashnikov, pistole calibro 9 Luger, Walter PPK, cal. 44 Magnum.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
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