I trucchi per realizzare un buon curriculum per i lavori in cucina

Come trovare lavoro nel settore della ristorazione

cuoco

Il settore della ristorazione è molto gettonato e ogni anno le scuole di cucina formano migliaia di nuovi cuochi. Non tutti però hanno le stesse capacità, la stessa fantasia e la medesima ambizione. La concorrenza in questo settore è elevata ed è per questo che, se si vuole trovare il proprio lavoro dei sogni, è necessario distinguersi per far sì di essere scelti rispetto a tutti gli altri.

Non importa che si tratti di inviare un’auto candidatura o di rispondere ad un annuncio di lavoro; in ogni caso è indispensabile mostrare un curriculum vitae che spicchi fra tutti e che faccia venire voglia quantomeno di un incontro conoscitivo. A quel punto buona parte del percorso per raggiungere il proprio obiettivo è fatto.

Come si fa a creare un curriculum cuoco che sia buono, preciso, formale ma anche originale? I modelli preconfezionati che si trovano sul web sono una buona base, ma non sono sufficienti perché sono solo modelli – per l’appunto – sui quali è indispensabile cucire un abito proprio del tutto nuovo e originale. Vediamo come fare.

I dati anagrafici e la foto: l’intestazione

Un curriculum vitae deve riportare tutte le informazioni che, di regola, troviamo in ogni documento di questo tipo. Dimenticare dati importanti può voler significare essere esclusi già in partenza; il selezionatore potrebbe pensare che non si è in grado di prestare la giusta attenzione nemmeno nella redazione di un documento semplice come un curriculum. Il CV deve riportare i dati anagrafici della persona, meglio se corredati da una foto che deve essere sorridente, ma possibilmente formale: una foto scattata chissà dove, al mare o altro, non va bene. Ci vuole uno sfondo neutro e che non catturi l’attenzione. Per quanto riguarda i dati devono essere precisi ed ordinati.

Le esperienze professionali, con qualcosa in più

Dopo i dati anagrafici vanno inserite le esperienze professionali, a cui è importante aggiungere il luogo di lavoro, la durata del servizio, e le mansioni che si sono ricoperte, elencando le esperienze in modo cronologico, presentando come prima quella più recente. Vanno escluse dal CV tutte quelle che non sono in linea con la posizione per la quale ci si candida.

Non si citeranno i singoli impieghi; bensì si sottolineeranno in generale le caratteristiche migliori di sé, quelle che possono distinguere il candidato dagli altri. In sostanza in modo descrittivo (non un elenco) si metteranno in evidenza i propri punti di forza. Per capire cosa scrivere in questa parte di CV e in generale per strutturarlo bene bisogna porsi sempre la domanda: “perché dovrebbero assumervi?”

Formazione e competenze

Dopo le esperienze lavorative seguirà la parte dedicata alla propria formazione e alle competenze. Si inserirà il percorso di studi, le lingue straniere parlate ed il relativo livello, le eventuali abilità informatiche e altre capacità. In questa sezione si potranno anche inserire skill acquisite studiando in autonomia, corsi extrascolastici seguiti e tutto quanto possa contribuire ad arricchire il proprio CV.

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