Montauro (Catanzaro). I carabinieri della Stazione di Gasperina, al termine di un’approfondita attività d’indagine, hanno denunciato in stato di libertà G.M., pensionato di 74 anni residente a Crotone, A.S., geometra di 52 anni residente a Gasperina, F.C., imprenditore di 48 anni, residente a Montepaone, F.C., ingegnere di 58 anni residente a Soverato e A.L. ingegnere. Il primo in qualità di proprietario del complesso agrituristico e gli altri in veste di direttore ed esecutori dei lavori, ritenuti responsabili a vario titolo di aver realizzato opere abusive, in una zona vincolata paesaggisticamente, senza autorizzazione, in località Provolaci di Montauro. L’attività in questione, inquadrata in una serie di mirati servizi tendenti a contrastare i reati in materia di abusivismo edilizio predisposti dal Comando Compagnia di Soverato, è stata intrapresa su iniziativa dei militari, i quali, durante un servizio di pattugliamento e controllo del territorio e a seguito di sorvolo di velivolo dell’8° Elinucleo Carabinieri di Vibo Valentia, hanno notato le opere in costruzione in una zona notoriamente sottoposta a vincoli paesaggistici. Insospettiti, e volendo vederci chiaro, hanno approntato una serie di attività d’indagine e dopo, aver eseguito vari controlli e riscontri anche presso il Comune di Montauro, hanno constatato l’assenza di qualsivoglia autorizzazione agli atti dell’ente comunale. Si sono dunque, recati sul posto unitamente a personale dell’Ufficio Tecnico comunale che ha attestato trattarsi di un terreno vincolato paesaggisticamente e che la costruzione dei fabbricati era avvenuta senza alcun titolo abilitativo e/o permesso di costruire, subordinato, tra l’altro, alla preventiva acquisizione di pareri e nulla osta paesaggistico ed ambientale. I militari dell’Arma hanno pertanto proceduto a porre sotto sequestro preventivo due corpi di fabbrica e due gazebo facenti parte del complesso agrituristico in via di costruzione, nonché un’ampia zona sottoposta a movimenti di terra ed a denunciare i cinque perché responsabili a vario titolo di aver realizzato opere abusive in violazione delle normative vigenti in materia ambientale e in assenza di qualsivoglia autorizzazione e nulla osta paesaggistico. Nel corso delle attività d’indagine, tre di loro (A.S., F.C. e A.L.) sono stati altresì denunciati per falsità ideologica per aver consentito la realizzazione di un impianto fotovoltaico sul tetto costruito abusivamente su uno dei due corpi di fabbrica sequestrati. Nil gip del tribunale di Catanzaro, ritenendo la sussistenza del fumus dei reati ipotizzati, e valutando il fondato pericolo della protrazione degli illeciti posti in essere e riscontrati, ha convalidato il sequestro preventivo operato in via d’urgenza.
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