Reggio Calabria. A guardarlo, Raniero Zuccaro sembra faccia il ciclista da sempre. Poi, invece, scopri che è per una causa nobile che si è “prestato” alle due ruote, dal suo abituale ruolo nel reparto delle Volanti della Polizia di Stato, nel Commissariato di Fabriano guidato da Massimo Nucara. E’ diventato manifesto viaggiante della solidarietà con l’ultima “impresa” che, ieri, lo ha portato in città: Milano-Milazzo per sensibilizzare verso i posti più poveri del pianeta, che aspettano un aiuto per superare le difficoltà quotidiane.
E’ stato accolto dai colleghi del XII Reparto Mobile di Reggio Calabria Zuccaro, che nel pomeriggio ha concluso la tappa Siderno-Reggio Calabria in sella alla sua bici da corsa, assistito da un camper che lo accompagna dal 5 giugno, data d’inizio della pedalata di solidarietà, partita da Milano. Ha attraversato l’intera costa adriatica: 1600-1700 km per arrivare (oggi, ndr) alla meta del viaggio, Milazzo. Quasi sminuisce la sua impresa, mentre racconta l’avventura in bici e, molto più importante, quella che lo ha portato in Perù, già lo scorso anno, per comprendere in prima persona quali fossero le esigenze e difficoltà di una delle Missioni più disagiate tra quelle delle Suore Cappuccine di Madre Rubatto. «Un amico di Milano, che aveva fatto la pedalata sulla costa tirrenica, voleva affrontare il versante adriatico. Un mese e mezzo prima della partenza, però, a causa di un’operazione son rimasto solo e non sapevo se ce l’avrei fatta, con tanta paura. Non ho mai fatto così tanti chilometri».
Armato di buona volontà e coraggio, insieme alla disponibilità del Commissariato di Fabriano, Zuccaro sotto la pioggia ha preso il via da Milano, con l’obiettivo finale di aiutare la Missione in Perù a costruire un asilo. Ma non è l’unica opera di solidarietà in fase di realizzazione. Infatti, la pedalata affonda le radici nel 2009, quando una cena all’Aeroclub di Fabriano fece “scattare la scintilla”. «Insieme ad altri soci, organizzammo una cena per un prete in Guatemala, per acquistare un serbatoio d’acqua e superare alcuni dei disagi delle popolazioni di quel luogo: con poche decine di euro abbiamo fatto molto. Poi, volevamo continuare e andare sul posto, per esser d’aiuto in prima persona. Purtroppo, però, in Guatemala non c’era la possibilità di avere un appoggio a un gruppo religioso per muoversi in sicurezza. Così, è subentrato un gruppo di suore Cappuccine a Fabriano, con varie Missioni e Madre Rubatto ci ha indicato la Missione in Peru, tra le più bisognose. Siamo andati in Perù, con un medico, la dott.ssa Sonia Andreani, e l’ing. Adriano Abatelli, e ci siam dati da fare per renderci conto delle necessità del luogo, e abbiamo deciso di realizzare una struttura in muratura, una sorta di asilo che sostituisse le capanne usate fino ad allora, senza luce e acqua. La pedalata serve a far conoscere questo piccolo obiettivo, insieme ad altre manifestazioni con cui abbiamo raccolto fondi da destinare alla realizzazione dell’asilo che è in fase di costruzione».
Raniero Zuccaro non è un ciclista, nonostante abbia trovato le forze per raccontare con entusiasmo il progetto di solidarietà dopo quasi 100km da Siderno a Reggio, ma certamente del ciclista ha la grande forza di volontà che ti fa superare le difficoltà, anche quelle psicologiche del gettarsi dentro un percorso lungo mezzo Giro d’Italia. E’ il miglior spot viaggiante per dare il meglio e superarsi, migliorando se stessi e aiutando i più bisognosi.
Fabiano Polimeni
Per aiutare la raccolta fondi da destinare alla Missione in Perù, il sito internet è www.missioneperu.it mentre il c/c postale sul quale effettuare le donazioni è
47669429 – Amici Missione Cappuccine “Aiutiamo Promuovendo” Amcap Onlus