Catanzaro. Beni mobili ed immbili per un valore complessivo vicino ai sette milioni di euro sono stati confiscati dalla Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro a Piero Spensierato, 51enne di Paola, in provincia di Cosenza, nei cui confronti è stata emessa il 3 marzo del 2009 una sentenza di condanna passata in giudicato per il reato di usura ed al 46enne di Ricadi, Paolo Ripepi, al quale i giudici hanno inflitto una pena definitiva per associazione mafiosa al termine del processo scaturito dall’operazione “Dinasty”, condotta contro il clan Mancuso di Limbadi. Tra i beni oggetto delle misure giudiziarie disposte rispettivamente dalla Corte d’Appello di Catanzaro e dal Tribunale di Vibo Valentia, figurano il complesso immobiliare che comprende l’hotel “Blumentag” a Paola e riferibile alla titolarità di Spensierato ed il residence “Villa Filomena” a Ricadi, riconducibile a Ripepi. Nel 2009 le due stutture erano state sottoposte a sequestro.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
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