Gioia Tauro. Crisi del porto di Gioia Tauro: fumata nera. Sono state interrotte le contrattazioni tra sindacati e Mct in relazione alla gestione degli esuberi del personale ed alle modalità con cui adottare la cassa integrazione. I dipendenti, appresa la notizia, hanno subito dato vita ad uno sciopero estemporaneo e non organizzato che ha causato il blocco delle attività di transhipment all’interno dello scalo portuale. La situazione è precipitata nel pomeriggio dopo che già pochi giorni fa si era registrata la sospensione del negoziato. Lo scoglio è stato rappresentato dalla circostanza che l’azienda ha preteso di siglare l’intesa a prescindere dale richieste della delegazione sindacale in merito all’avvicendamento degli addetti alle gru ed all’attività da carrellista da espletare sul piazzale. La Mct ha forzato l’accordo ponendo al centro dello stesso alcune questioni connesse alla produttività da concretizzarsi con 30 movimentazioni ogno ora dei container e l’accertamento del lavoro svolto su base trimestrale da cui far dipendere una sorta di graduatoria per la riformulazione dell’alternanza. Al momento i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Sul si trovano presso la sede della Mct. Sul posto sono intervenuti gli uomini delle forze dell’ordine per impedire che la rabbia prenda il sopravvento.