Catanzaro. Sale ulteriormente la tensione a Catanzaro dove, ormai da quattro giorni, i dipendenti della Lirosi, l’azienda di autolinee con sede a Gioia Tauro, stanno dando vita ad un vibrante protesta contro la riduzione delle risorse che la Regione ha destinato al trasporto pubblico locale. Una decurtazione che, sostengono i dimostranti, ha avuto ripercussioni sulla loro situazione economica, determinando da mesi la mancata corresponsione degli stipendi. I lavoratori, nel corso della giornata, sono arrivati al punto di minacciare di darsi fuoco davanti all’ingresso della stazione di Catanzaro Lido. In seguito alla paralisi del traffico cittadino, causato lunedì e martedì dall’occupazione con 18 pullman delle quattro carreggiate del Viale De Filippis, dove ha sede la giunta regionale, i manifestanti sono stati denunciati dalla Digos per una serie di reati. Poco dopo, anche il proprietario dell’azienda Lirosi ha spiegato alle forze dell’ordine che i dipendenti si erano impossessati arbitrariamente degli automezzi ed è scattata, quindi, un’ulteriore denuncia per appropriazione indebita. Gli autobus sono stati posti sotto sequestro e formalmente restituiti alla ditta, ma continuano tuttora ad essere in sosta a Catanzaro. Nella mattinata di oggi, i manifestanti, prima di raggiungere la stazione di Catanzaro Lido, dove si sono legati con le catene, affermando di essere pronti a darsi fuoco in caso di mancato soddisfacimento delle istanze formulate, avevano provocato il rallentamento della circolazione degli autoveicoli nella galleria del Sansinato, che congiunge Catanzaro all’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Sulla scorta di quanto sta accadendo in questi giorni, Giuseppe Brugnano, segretario generale del Coisp ha lanciato l’allarme per l’ordine pubblico in città e, in una dichiarazione rilasciata all’Agi, ha tuonato: “Catanzaro è il capoluogo della regione e le manifestazioni davanti alle sedi del governo regionale sono quotidiane. Occorre intervenire tempestivamente, ma le forze in campo sono esigue. Per questo occorre dislocare in città una sezione del Reparto Mobile, la cosiddetta “celere”, cosa che consentirebbe una risposta rapida alle emergenze. Catanzaro, per la sua centralità, sarebbe la sede più idonea a garantire un intervento rapido, anche in riferimento all’emergenza immigrati che si vive nel centro d’accoglienza della vicina Crotone”. In Calabria il solo Reparto Mobile presente ha sede a Reggio Calabria.