Cosenza. Stamattina i lavoratori dell’Arssa con le rappresentanze sindacali hanno deciso di tenere un’assemblea per denunciare la insopportabile vicenda della mancata corresponsione di stipendi e salari che, puntualmente, da qualche anno a questa parte, compare in vicinanza di fine anno. Gli interlocutori della Giunta regionale calabrese nei giorni scorsi hanno fatto intendere che già a partire dal mese di novembre la Regione non avrebbe potuto erogare le competenze ai lavoratori, avendo essa già “sforato” il patto di stabilità. I lavoratori, che hanno inscenato per qualche ora una manifestazione di protesta in Viale Trieste, non hanno, chiaramente, intenzione di sentire ragioni di questo tipo e, se qualcuno alla Regione ha autorizzato spese, non tenendo in considerazione gli emolumenti dovuti ad impiegati e operai, paghi per questo errori. I bilanci di Regione ed enti strumentali sono noti, come sono noti anche gli andamenti della spesa: oggi non può ricadere sulle spalle dei lavoratori anche quest’ultima emergenza. L’Agenzia regionale è in liquidazione da quattro anni, i disegni della Giunta regionale per uscire dal guado prefigurano percorsi di privatizzazione dei rapporti di lavoro e delle funzioni. I lavoratori, in attesa di notizie e decisioni che sulla vicenda salari e stipendi, il presidente della Giunta regionale e l’assessore al Bilancio dovrebbero prendere questo pomeriggio in un incontro con le rappresentanze delle organizzazioni sindacali presenti a Catanzaro con delegazione di Arssa e Consorzi di Bonifica (altra emergenza salariale del momento), domattina saranno nuovamente in assemblea permanente per individuare percorsi di rivendicazione più efficaci per risolvere una vertenza che necessita evidentemente del protagonismo degli stessi lavoratori.
Cgil Cosenza