Reggio Calabria. Ho ricevuto, come tutti gli altri consiglieri regionali, una lettera dei sindacati sui problema del mancato pagamento degli stipendi della Terina. Che persone e famiglie possano restare per quattro mesi senza i soldi che servono per vivere è circostanza di straordinaria gravità. Il non essere riusciti a prevedere e prevenire questo esito è motivo (da solo) sufficiente per ribadire la superficialità e l’inutilità del provvedimento votato dal Consiglio Regionale a favore di Terina, nel solco di un assistenzialismo storico e senza frutti per i calabresi. Ricordo anche che le somme stanziate ed erogate non mi pare fossero a favore dei lavoratori. Voglio aggiungere che, proprio partendo dai problemi della Terina, simili a quelli di molte altre società pubbliche collegate alla Regione Calabria, avevo posto il problema di una discussione e un’azione di chiarificazione capace di ridar loro slancio. Ho ricevuto in cambio, dai dirigenti della Terina, veri e propri insulti con l’accusa di occuparmi della questione proprio nel momento in cui quella struttura tornava al grande prestigio, alla ricerca scientifica di livello alto e alla produttività, danneggiandola. Invece, dietro quelle accusa c’era il gioco delle tre carte. Avendo con molta calma e serenità obiettato che di tali miracoli non vedevo traccia, mi si sono state scaraventate addosso le ire delle maestranze, strumentalizzate, facendo leva sulla loro sacrosanta esasperazione per i problemi irrisolti da loro pagati sulla propria pelle. Tali precedenti, evidentemente, mi spingono con ancor più determinazione e rispetto per quei lavoratori a riproporre in positivo e con grande attenzione le questioni da me già allora poste, soprattutto a difesa dei dipendenti, che oggi ritroviamo per intero e aggravate. Attorno alla Terina serve un discorso nuovo, un progetto produttivo di alto livello, che non mi sembra alla portata delle capacità di chi oggi l’amministra, un piano di sviluppo e produzione verificabile. E’ certamente un problema complesso, ma a me sembra l’unico perseguibile se si vuole, al di là dei problemi immediati di salario, risolvere una volta per sempre, con tutti gli accorgimenti necessari, l’ingresso della Terina e di tutte le società partecipate in un meccanismo normale tale da garantire tutti i suoi dipendenti e soprattutto di offrire servizi veri ed innovativi ai Calabresi.
Demetrio Battaglia – Consigliere Regionale PD