Catanzaro. La segreteria generale Uil-Temp, dopo un’assemblea tenuta con gli ex lavoratori della Sial Servizi SpA, società in house ad integrale partecipazione azionaria regionale, a seguito della mozione numero 62 “In ordine alla vertenza degli ex lavoratori Sial Servizi Spa”, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale della Calabria nella seduta del 30 marzo 2012 e condivisa da tutti i capigruppo (maggioranza e minoranza) comunica quanto segue: “La Sial Servizi SpA ha gestito fino al 2009 l’aggiornamento dell’anagrafe zootecnica della Regione Calabria, un servizio tanto delicato quanto importante, in quanto attraverso gli operatori dislocati nelle ASL delle 5 province calabresi è stato possibile aggiornare e tracciare tutti i movimenti dei capi di bestiame allevati nelle aziende calabresi, con una notevole ricaduta in termini di sicurezza alimentare per i cittadini, attività che il Consiglio regionale stesso ha riconosciuto nella mozione numero 62 del 30 marzo 2012, nella parte in cui ha affermato testualmente che tale servizio “…ha permesso alla Regione di raggiungere ottimi risultati nel settore, così come evidenziato dagli attestati ottenuti dai Ministeri e dai dirigenti dei dipartimenti regionali (Sanità e Agricoltura)”. Nel ringraziare i consiglieri regionali che si erano fatti carico del problema, duole purtroppo constatare che dopo gli impegni assunti dalla Regione Calabria in diverse occasioni per la ricollocazione degli ex dipendenti Sial Servizi SpA in specifici progetti nei vari dipartimenti e ad oltre un mese di distanza dall’approvazione all’unanimità della citata mozione che impegnava la Giunta Regionale “…ad istituire in tempi brevissimi un tavolo tecnico tra il Dipartimento Sanità, Agricoltura, Lavoro e sindacati, per definire le modalità per avviare il progetto “Servizio Anagrafe Zootecnica”, attraverso la SIAL servizi S.p.A, assorbendo tutto il personale altamente qualificato ed attualmente in stato di mobilità per questo servizio, garantendo così gli stessi standard qualitativi richiesti dalla normativa in materia…” non si è registrata alcuna attività, non è stato istituito il tavolo tecnico, non sono stati contattati i sindacati; si è continuato ad ignorare il problema sulla scia dell’assordante silenzio che ha caratterizzato gli ultimi due anni di trattazione dell’annosa vertenza. Nel frattempo la società continua ad essere inoperosa, spendendo consistenti risorse in compensi per il Consiglio di Amministrazione e costi per le attività amministrative, ad oggi oggettivamente ingiustificabili considerato che da quando la società ha cessato il servizio presso le ASL la stessa non ha svolto più alcuna attività. Chiediamo pertanto al Consiglio Regionale di vagliare con scrupolosa attenzione il prossimo bilancio consuntivo della Sial che probabilmente registrerà l’ennesima perdita d’esercizio a carico del bilancio regionale, al fine di garantire le “solite poltrone”. La mancata attivazione del servizio non può neanche essere giustificata dalla mancanza di risorse, considerato che nella citata mozione si afferma che “…lo stesso, fondamentale per controllare la qualità della produzione zootecnica e la tutela della salute umana, si è praticamente interrotto e solo parzialmente, ed in maniera sostanzialmente più onerosa per la Regione, viene ora curato dai dottori veterinari…”. Il servizio viene pertanto svolto da altri soggetti a costi più alti. Basterebbe pertanto riavviarlo trasferendo le risorse disponili ed ottenendo un risparmio di spesa. Ma a questo punto la domanda sorge spontanea: si vuole realmente affrontare e risolvere la vertenza o è l’ennesimo atto per prendere tempo e rinviare la trattazione della stessa? Nell’attesa che il legittimo quesito trovi una risposta, oltre quaranta madri e padri di famiglia sopravvivono alle difficoltà quotidiane, nell’attesa che l’INPS liquidi le mensilità della mobilità in deroga di marzo ed aprile, recentemente autorizzate, e che costituiscono l’unica fonte di reddito per molti di loro”.