Crotone. Personale della Polizia di Stato, specificatamente della Digos della Questura di Crotone, nel pomeriggio odierno, in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip, su conforme richiesta del Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, Raffaele Mazzotta, e del Sostituto Procuratore della Repubblica, Enrico Colagreco, ha tratto in arresto Luca Alfì, 33enne nato a Crotone.
Alfì era stato denunciato a piede libero dopo che, a seguito di attività investigativa esperita dalla Digos, erano stati raccolti elementi tali da ritenerlo l’esecutore materiale dell’esplosione dell’ordigno incendiario, avvenuta presso la sede del Comune di Crotone la sera dell’1 luglio scorso.
Nell’ambito della medesima indagine si è appurato, altresì, che lo stesso Alfì sarebbe stato l’autore dell’attentato contro la sede di Equitalia, avvenuto a Crotone nel dicembre scorso, quando l’esplosione di una bomba carta danneggiò l’ingresso principale dell’ufficio.
Con l’emissione del provvedimento, infatti, il gip ha pienamente concordato con la tesi della Procura, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’Alfì per i reato di fabbricazione, detenzione, porto ed esplosione in luogo pubblico di ordigni esplodenti (legge n.895 del 2 ottobre 1967, art. 1,2,4,e 6), in particolare un congegno incendiario qualificato come “arma da guerra”.