Reggio Calabria. Dopo l’innovativa sentenza del TAR, l’Istituto Comprensivo “Nosside –Pythagoras” ha riacquistato la sua precedente struttura didattica e si sta riorganizzando per garantire quel “processo di continuità didattica nell’ambito dello stesso ciclo di istruzione” in nome del quale genitori e docenti avevano impugnato il piano comunale e regionale di riorganizzazione e razionalizzazione della rete scolastica, con particolare riferimento alla parte in cui veniva modificata la composizione dell’I.C. “Nosside-Pythagoras”. Alla pubblica udienza del 4 luglio 2012 la difesa di parte ricorrente, pur senza rinunziare agli altri motivi di ricorso, ha chiesto l’annullamento parziale del piano di ridimensionamento scolastico nella parte attinente gli istituti comprensivi di Gallina e Nosside-Ravagnese, perché l’interesse principale dei ricorrenti era la ricostituzione del Circolo Nosside, ingiustamente mutilato. La pregevole sentenza del TAR ha un alto valore sociale, perché riafferma che il ridimensionamento non può prescindere dalla continuità di un progetto formativo di ogni singolo istituto scolastico. Si è trattato della riaffermazione di diritti civili di un gruppo di cittadini attivi, fuori da ogni forma di lotta politica e dai contrasti che, su questa vicenda, hanno visto coinvolti Enti locali, associazioni e singoli. L’articolato e innovativo atto giurisdizionale emesso dal Tar di Reggio Calabria, ha concluso una vicenda in cui le giuste ragioni, di natura pedagogica e giuridica, erano rimaste inascoltate. Una lezione di democrazia diretta che le istituzioni non dovrebbero dimenticare, perché non ci sia sempre bisogno di ricorrere ad un giudice per vedere riconosciuti i propri diritti. Si aspetta adesso che l’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria – ATP di Reggio Calabria riconsideri il contingente dei docenti con tempestività per consentire all’Istituzione scolastica di attuare tutte le procedure necessarie ad avviare il nuovo anno scolastico.
Emanuela Artuso e gli altri ricorrenti