Reggio Calabria. Nei giorni scorsi si è registrato un altro tentativo di suicidio fortunatamente sventato grazie all’intervento di una pattuglia di carabinieri.
Nella serata alcuni automobilisti in transito hanno segnalato al 112 la presenza di un uomo in procinto di lanciarsi dal cavalcavia di Ponte S. Anna, viale Europa. Giunti sul posto, i carabinieri del Nucleo Radiomobile effettivamente hanno constatato la presenza del soggetto che aveva scavalcato la recinzione del ponte e rimaneva in equilibrio precario sui pochi centimetri di cemento del cordolo che lo separava da un salto di una decina di metri sul letto del torrente Calopinace. I militari hanno provato a stabilire un dialogo, ma invano, ed ogni tentativo di avvicinarsi provocava un’ulteriore reazione da parte dell’uomo. Compresa la gravità della situazione i militari hanno deciso di intervenire: mentre uno dei due cercava di parlare e intrattenere una discussione distraendo il soggetto, il secondo si è avvicinato da direzione opposta e disorientandolo momentaneamente con un urlo, lo ha colto alle spalle afferrandolo e tentando di riportarlo al di qua della recinzione, azione che si è rivelata comunque non facile considerata l’altezza, oltre 1,90 mt., e la corporatura dell’uomo.
Una volta al sicuro il soggetto è stato comunque bloccato poiché in preda a un forte stato d’ansia che poteva determinare ulteriori gesti inconsulti. Con l’intervento dei medici del 118 l’uomo, con problemi psichici e di salute, è stato tranquillizzato e ha confidato ai carabinieri di avere dei problemi di natura economica poiché sarebbe venuta meno una pensione di invalidità su cui aveva contato per il proprio sostentamento. Il soggetto è stato condotto in osservazione presso gli Ospedali Riuniti. I Carabinieri stanno collaborano con i servizi sociali del Comune per verificare la situazione e consentire l’eventuale adozione di provvedimenti di sostegno e tutela.
Sono altri due i precedenti simili avvenuti nel mese di agosto sempre a Reggio Calabria: in tutti un intervento tempestivo e professionale da parte dei militari e soprattutto la collaborazione dei cittadini che hanno segnalato il fatto e dato l’allarme hanno consentito di evitare più gravi conseguenze.
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