Reggio Calabria. Sonoro tonfo casalingo della Reggina, battuta dal Sassuolo col risultato di 0-2. Fin dalle prime battute si è intuito il canovaccio della gara, sapientemente preparata dal mister emiliano, Stefano Pioli, abile a disporre i propri giocatori a presidio di ogni zona del campo. Un pressing sui portatori di palla che ha messo fuori gioco le fonti della manovra della Reggina, incapace di imbastire azioni che, vista la mancanza di sbocchi, dovevano necessariamente scavalcare il centrocampo con lanci lunghi e affannosi. Onore, dunque, al Sassuolo che ha saputo approfittare di una condizione atletica formidabile, soprattutto se messa a confronto con quella dei calciatori amaranto, apparsi lenti, impacciati ed incapaci di cambiare ritmo per tutta la durata della gara. Alla luce delle caratteristiche di cui dispone la rosa di mister Iaconi ed in considerazione della singolare circostanza secondo cui in tutte e tre le partite per cui la società ha chiesto il rinvio a causa degli impegni nelle rispettive nazionali di un paio di giocatori, sarebbe opportuna un’analisi più oculata e e meno avventata degli eventi e pensare per tempo che questa squadra non è in grado di reggere l’urto fisico di due partite in 72 ore. Se a questo si aggiunge che il match di sabato scorso ad Ascoli è stato disputato, quasi nella sua interezza, in inferiorità numerica, è facile concludere che le difficoltà incontrate oggi abbiano una concausa nel doppio impegno affrontato in tre giorni. La superiorità manifesta del Sassuolo si è concretizzata già nel primo tempo, al 41° minuto, grazie ad un colpo di testa di Polenghi che ha centrato l’angolo alla sinistra di Cassano su un corner calciato da Riccio. Con un gol sul groppone e con Barillà ammonito a metà della frazione per proteste, la Reggina è tornata negli spogliatoi confusa e stralunata. Con la stessa mancanza di idee ha fatto ritorno in campo nella ripresa in cui il gioco del Sassuolo, sempre imperniato su una stritolante azione di pressing collettivo, ha impedito ai giocatori amaranto di abbozzare una qualsiasi reazione. Iaconi ha provato, allora, a cambiare il fulcro del centocampo avvicendando uno spento Carmona con Volpi ma l’effetto non è stato quello auspicato dal tecnico, tanto che pochi minuti più tardi il Sassuolo ha chiuso la partita grazie a Noselli bravo ad approfittare di un’indecisione di Santos, fattosi beffare dall’attaccante emiliano. Lo stesso Santos che, nel tentativo di fermare lo stesso Noselli, ha commesso fallo da ultimo uomo guadagnando, con 20 minuti di anticipo rispetto al fischio finale, gli spogliatoi a causa del cartellino rosso sventolatogli in faccia dall’arbitro Gervasoni. Con la partita irrimediabilmente compromessa, Iaconi ha gettato nella mischia Buscè e Missiroli al posto, rispettivamente, di Cacia, uscito tra i fischi e di Pagano, oggi apparso stanco e poco incisivo. Sostituzioni servite solo ad allungare il tempo di recupero concesso dal direttore di gara al termine dell’incontro. La Reggina rimane così ferma a 19 punti, ancora troppo pochi per allontanarsi dalle zone pericolose della classifica.
Nicola Martino