Reggio Calabria. Di seguito la dichiarazione congiunta sull’attentato dinamitardo alla Procura generale e agli uffici del Giudice di pace di Reggio Calabria, a firma del segretario generale della Uilpa giustizia Antonino Nasone e del segretario responsabile della Uilpa provinciale di Reggio Calabria Patrizia Foti. “In relazione al vile ed indegno attentato dinamitardo di chiara matrice mafiosa che rappresenta un gravissimo atto intimidatorio nei confronti dei magistrati e degli uffici giudiziari reggini e del distretto, esprimiamo come UILPA-Giustizia Nazionale e come UILPA Provinciale piena e totale solidarietà e vicinanza di questo Sindacato a tutti i Magistrati e a tutte le colleghe e i colleghi che operano negli Uffici Giudiziari della provincia di Reggio Calabria. Nel contempo esprimiamo forte preoccupazione per chi svolge quotidianamente, con dedizione e grande senso di responsabilità, il proprio lavoro nel nome della legalità e della democrazia. I Magistrati reggini e i dipendenti dell’Amministrazione Giudiziaria, loro stretti e fidatissimi collaboratori, sono impegnati “diurnamente” in prima linea, insieme alle Forze dell’Ordine, nella lotta alla criminalità organizzata, operando, purtroppo, in una situazione di “emergenza continua” senza mezzi, senza risorse finanziarie e senza risorse umane; anzi negli ultimi dieci anni le condizioni della Giustizia Italiana e di quella Reggina, in particolare, sono notevolmente peggiorate a causa dei costanti “tagli” a tutti i tipi di risorse, con un carico di lavoro che di contro è aumentato a dismisura sia nel settore penale, sia nel settore civile e negli altri vari settori. “Nel Distretto Reggino, nel contesto dei carichi di lavoro, la tipologia processuale rappresentata dai grandi è numerosi processi contro la criminalità organizzata è stata, puntualmente, sottovalutata dai Governi Nazionali e dai Ministri della Giustizia che si sono succeduti.” In queste ore sono arrivati segnali importanti dal Presidente della Repubblica Napolitano, dal Presidente della Camera Fini, dal Presidente del Senato Schifani, dal Ministro degli Interni Maroni, dal Ministro della Giustizia Alfano, subito intervenuti per esprimere sdegno, vicinanza e solidarietà ai Magistrati e agli Uffici Giudiziari Reggini, ma questo non basta perché tante volte alle parole non seguono i fatti concreti che per Noi sono: “più risorse finanziarie, più mezzi, più risorse umane,più rispetto verso i magistrati e i dipendenti giudiziari (spesso attaccati e delegittimati da diversi membri del governo e da autorevoli esponenti della maggioranza attuale) ”. Il nostro augurio e il nostro auspicio è che sulla “ tematica della giustizia” si faccia veramente fronte comune per evitare che i poteri criminali e mafiosi attentino alla democrazia. Pertanto, bisogna farla funzionare la giustizia se si vogliono, efficacemente, difendere i principi democratici dettati dalla nostra costituzione. Senza giustizia non vi e’ democrazia”.
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