Reggio Calabria. «Abbiamo accolto con grande favore la proposta avanzata dal Sindaco Giuseppe Falcomatà durante la presentazione del neonato Sportello Sociale di impegnare l’Amministrazione Comunale in un patto per il quartiere di Arghillà». E’ quanto dichiara in una nota il Consigliere comunale del Partito Democratico Enzo Marra. «L’idea lanciata dal Sindaco – ha aggiunto Marra – va nella direzione delle richieste avanzate da diverse associazioni che operano sul territorio di quello che consideriamo uno dei quartieri paesaggisticamente più belli del comprensorio comunale, sul quale l’Amministrazione ha già dimostrato l’intenzione di rafforzare la sua azione istituzionale, con l’obiettivo di riaffermare la presenza dello Stato in termini di servizi e di vicinanza ai cittadini». «Il patto per Arghillà si pone l’obiettivo di mettere insieme tutti gli attori sociali che hanno responsabilità, competenze ed interesse sul territorio del quartiere. Diverse sono le esperienze positive che vanno valorizzate ed inserite all’interno di un’unica strategia complessiva coordinata dall’amministrazione comunale, che non farà mancare la sua parte». «Certo – ha aggiunto Marra – non si può nascondere che all’interno del quartiere siano presenti alcune situazioni complicate che non possono prescindere da un intervento di natura repressiva per il ripristino delle condizioni di legalità. Su questo il coordinamento con la Prefettura e con le Forze dell’Ordine, che ringraziamo per lo straordinario lavoro che stanno portando avanti, non può di certo passare in secondo piano. Ma è chiaro che da qui in avanti è necessario affiancare a questo processo anche una serie di interventi che mirano al coinvolgimento delle Associazioni, dei Comitati, della Parrocchia e di tutti gli attori sociali che hanno a cuore le sorti di quel territorio». «Quel che è certo – ha aggiunto il Consigliere Pd – è che non possiamo più commettere gli errori che abbiamo riscontrato in passato. Parlo ad esempio delle scelte scellerate compiute dalle altre Amministrazioni che hanno pensato di spostare il problema dell’integrazione delle famiglie rom presenti sul territorio comunale semplicemente abbattendo un ghetto urbano e ricostruendolo da un’altra parte. Un modus operandi completamente errato, figlio di una cultura che non ci appartiene e che di certo non poteva che produrre, nel tempo, i risultati disastrosi che oggi sono sotto gli occhi di tutti». «L’idea attorno alla quale si coagula il progetto del patto per Arghillà è quella di un coinvolgimento attivo da parte della cosiddetta società civile. Associazioni, comitati, attori sociali ed anche gli stessi cittadini saranno chiamati a contribuire attraverso proposte, iniziative, servizi da offrire alla comunità del quartiere, facendo leva sulle iniziative virtuose fin qui riscontrate e costruendo insieme percorsi di aggregazione sociale per il miglioramento delle condizioni di vita del quartiere. Arghillà non può essere una battaglia persa in partenza. Pur nelle evidenti difficoltà è necessario, oggi più che mai, tentare di ricostruire sulle macerie che provengono dal passato. Non è un caso se come Amministrazione abbiamo deciso di intitolare la piazza Modenelle di Arghillà al compianto don Italo Calabrò, in occasione del 25esimo anniversario della sua morte. Si tratta di un segnale che abbiamo voluto dare proprio nella direzione della ricostruzione di un tessuto sociale più inclusivo sul territorio di quel quartiere. Ed è proprio ragionando in questa direzione che oggi il Sindaco propone a tutti noi l’idea di un patto sociale per Arghillà. Una sfida che raccogliamo con entusiasmo e determinazione».
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