Reggio Calabria. Si è svolta, nella mattina del 12 maggio nei Comuni di Benestare, Careri, Platì, Bovalino, un’altra operazione interforze finalizzata a contrastare il fenomeno del “caporalato”, del “lavoro nero” e dell’impiego irregolare di manodopera, disposta nell’ambito della Direttiva del Ministro dell’Interno del 23 aprile 2014 denominata “Focus ‘ndrangheta – Piano d’azione nazionale e transnazionale”.
Gli interventi di controllo e prevenzione, pianificati nel corso di apposite riunioni di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduti dal Prefetto, Claudio Sammartino, questa volta hanno riguardato 2 aziende agricole e zootecniche e 3 cantieri edili dell’area jonica della provincia reggina.
Si è trattato della ventunesima operazione interforze condotta in tale settore, segno evidente dell’attenzione riservata dallo Stato a tali fattispecie di reato, particolarmente esecrabili per i connessi aspetti di sfruttamento del lavoro.
Nella circostanza sono state controllate 16 persone (di cui 14 di nazionalità italiana) ed elevate sanzioni amministrative per un totale di € 85.400,00 per mancata formale assunzione di lavoratori ( c. d. “in nero”), per violazione delle norme lavoristiche e in materia di igiene e sicurezza dei luoghi di lavoro.
Continua in maniera costante l‘azione dello Stato per la riaffermazione del rispetto delle regole in ogni settore della società e in particolare nei settori economici e produttivi nelle aree sensibili del territorio provinciale anche a tutela della sicurezza sul lavoro e della dignità dei lavoratori.
All’operazione hanno concorso unità della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia Provinciale insieme a funzionari dell’Ispettorato del Lavoro.
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