Reggio Calabria. Presso la sala Spanò Bolani della Biblioteca Comunale De Nava di Reggio Calabria si è svolta una conferenza, a cura del Circolo Culturale L’Agorà ed il Centro studi italo-ungherese ÀRPÁD, sul tema della prima guerra mondiale. L’oggetto di analisi della conversazione ha riguardato I prigionieri austro-ungarici in Calabria e tale argomento fa parte del programma quadriennale (2014-2018) denominato Centenario della Grande Guerra, contenitore di una serie di incontri, che, per i contenuti e la valenza dei temi trattati ha ricevuto l’Alto Patrocinio dell’Ambasciata d’Austria, della Repubblica Ceca, della Repubblica Slovacca, dell’Ambasciata di Ungheria. I contenuti della conversazione, tenuta da Gianni Aiello, riguardano sia nuovi documenti cartacei che altre testimonianze quali incisioni marmoree, opere murarie, esempi di archeologia industriale che hanno il merito di variare le geografie conoscitive a riguardo il tema dei prigionieri di guerra austro-ungarici durante la prima guerra mondiale (1914-1918) sul territorio italiano. Nella nostra città i soldati dell’esercito austro-ungarico erano alloggiati nelle strutture in legno ubicate nell’area del castello aragonese e venivano impiegati, come da disposizioni del periodo, per lavori di opere civili, come la manutenzione ordinaria delle strade, come ad esempio la messa in opera dei muraglioni lungo la Via Possidonea.
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