Reggio Calabria. Danilo Toninelli a distanza di un mese dall’ultimo incontro coi lavoratori portuali oggi pomeriggio è tornato all’autorità portuale per festeggiare l’accordo con cui Contship alle ore 14:49 ha ceduto a Til (controllata da Msc) il 50% di Mct, ovvero la Medcenter Container Terminal Spa, società che gestisce il terminal container di Gioia Tauro.
“È una grande soddisfazione – ha detto Toninelli parlando ai lavoratori insieme al presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra – perché ritengo che la notizia di oggi, non del salvataggio, ma del rilancio del porto di Gioia Tauro, sia una bella notizia per la Calabria e per l’Italia intera e oggi dobbiamo festeggiare, ma ricordatevi che da domani riprendiamo immediatamente il lavoro con la stessa convinzione, da governo, di stare dalla vostra parte, e quando dico vostra vi guardo negli occhi”.
“Sono profondamente felice – ha aggiunto Toninelli – che oggi la Calabria non debba sopportare una tragedia sociale a cui si stava avvicinando perché il calo di questo porto se non veniva bloccato in fretta, come abbiamo fatto anche grazie a voi, probabilmente non l’avremmo potuto riprendere. Oggi con l’accordo firmato abbiamo investitori che si impegnano ad investire già da oggi decine di milioni di euro in nuove gru che vedrete montate nelle prossime settimane, in nuovi carrelli che vedrete arrivare nelle prossime settimane”.
“Questa – ha continuato – è una realtà occupazionale, lavorativa ed economica di eccezionale importanza per l’Italia e non avremmo mai potuto sopportare un fallimento di un luogo tanto importante anche simbolico quale è quello di Gioia Tauro. Questa è solo la prima tappa, andremo avanti costantemente nei prossimi giorni a interloquire col nuovo concessionario, vogliamo che si impegni, creeremo delle condizioni perché lo faccia, e siccome la trattativa l’ho condotta anche in prima persona direttamente con il dottor Aponte so che gli impegni li porterà avanti e so che una volta rilanciato questa autorità di sistema portuale, una volta raggiunti quei 4 milioni di container che la convenzione già diceva doversi raggiungere tanti anni fa e che invece non sono mai stati raggiunti, potranno essere raggiunti e probabilmente si potrà anche diversificare da un porto esclusivamente transhipment perché ora ai tavoli gestiti dal sottoscritto si parla anche di intermodalità ferroviaria”.
“Voglio portare al tavolo – ha proseguito il ministro – la Regione Calabria, il Corap che gestisce la tratta da San Ferdinando fino a Rosarno, tutti devono metterci la faccia e tutti si devono assumere e proprie responsabilità perché da qua devono uscire container caricati su dei treni che devono andare sù per l’Italia e magari chissà anche in Europa, che significa rilancio, occupazione, benessere, e come ha detto bene l’amico Nicola Morra significa tenere lontano le mafie perché più lavoro abbiamo più occupazione abbiamo, più legalità abbiamo e meno criminalità organizzata”.
In poche settimane anche una soluzione per l’intermodalità
Incassato l’accordo per il terminal container di Gioia Tauro, il secondo step adesso è l’intermodalità. “Ritengo che la soluzione migliore – ha affermato Toninelli rispondendo alle domande dei cronisti – tra San Ferdinando e Rosarno e tutte quelle tratte che oggi non hanno le caratteristiche tecnologiche tali da supportare nuovi treni da 750 metri con i container, sia quella di far passare ad Rfi la proprietà sia del sedime che dei binari. E’ un tavolo tecnico che grazie al cielo è ripreso poche settimane fa al Mit ma a cui ho dato mandato di affrontare come metodologia con la stessa energia con cui abbiamo affrontato il dossier della concessione del terminal portuale di Gioia Tauro. Non c’è più tempo da perdere, quindi penso che in poche settimane anche quella soluzione verrà approvata”.
Il ringraziamento al commissario Agostinelli e al prefetto Di Bari
“Ringrazio ufficialmente – ha scandito il ministro – il commissario Andrea Agostinelli e il prefetto Michele Di Bari, che è stato in grado di mantenere una certa condizione di pace sociale e di tranquillità in una comunità che poteva tranquillamente non esserci perché la prospettiva negativa andava avanti da anni e non era per niente scontato che venisse risolta, come non era scontato che avremmo inviato una lettera di messa in mora a tutta Contship perché riprendesse gli investimenti nel rispetto di quanto era inserito come impegno nella convenzione”.
“Abbiamo accompagnato le parti – ha sottolineato Toninelli – che mi pare non si parlassero più tanto, a parlarsi, a confrontarsi e a trovare una soluzione. Questo penso sia il significato di un cambio di paradigma che mi rende particolarmente orgoglioso”.
La Via della Seta in Calabria è aver salvato il porto di Gioia Tauro
“La ‘Via della Seta’ oggi in Calabria è aver salvato, in pochissime settimane, il porto di Gioia Tauro, e significa l’economia dell’intera Calabria”. Così Toninelli ha risposto alle domande dei giornalisti sulla possibile esclusione del porto calabrese dalla Via della seta.
“A chi ci ha contestato il nostro operato – ha aggiunto – compreso il governo Oliverio, dovrebbe essere molto felice. Il governo in poche settimane ci ha messo la faccia l’impegno e la credibilità, ha salvato il Porto. Poi possiamo ragionare su qualsiasi cosa, ma se avessimo fatto quello che ci ha detto di fare Oliverio, avremmo fatto fallire il Porto”. “Una cosa – ha concluso Toninelli – che non avremmo potuto sopportare e che soprattutto non avrebbe sopportato la Calabria”.
“Per quanto riguarda la nuova governance dell’Autorità portuale mi perdonerete ma vorrei evitare di parlarne, sarà argomento da affrontare una volta che avremo accompagnato la conclusione di accompagnamento delle quote societarie. Una volta terminato, sarà un dossier che valuteremo con calma”. Così il ministro ha risposto alle domande dei giornalisti sui futuri assetti dell’autorità portuale.