“Io metterei tutti i giudici lì sopra su una barca poi gli sparerei”. A parlare, intercettato al telefono, è Francesco Viterbo, presunto boss della ‘ndrangheta arrestato dalla Guardia di Finanza di Torino nell’ambito dell’inchiesta ‘Fenice‘.
L’uomo, a quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare, fa riferimento agli arresti del marzo 2019 a Carmagnola nell’ambito dell’operazione Carminius sulla presenza della criminalità organizzata nel Nord-Ovest.
“I giudici sono dei pezzi di m… che ascoltano le telefonate, arrestano le persone per niente, tanto loro in galera non vanno – dice – Oggi se sei a Torino e ti leggi le cronache, ti mettile mani nei capelli”. Viterbo è considerato dagli inquirenti il braccio destro di Onofrio Garcea, che dopo l’operazione Carminius aveva assunto il compito di riorganizzare il gruppo criminale sul territorio.