Palermo. Nell’ambito delle funzioni di polizia economico-finanziaria, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo hanno concluso una complessa indagine di polizia giudiziaria che ha portato alla scoperta di una malversazione in danno dello Stato e dell’Unione Europea, realizzata da una società del bagherese, nel settore delle agevolazioni finanziarie a favore del rilancio della pesca.
Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo e coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo, dal Procuratore Aggiunto Leonardo Agueci e dai Sostituti Procuratori Salvatore Vella e Gianluca De Leo, si sono concluse con la denuncia di un individuo ed il sequestro ora disposto dal Gip del Tribunale di Palermo Pasqua Seminara, di beni mobili ed immobili, conti correnti bancari e quote societarie nei confronti del responsabile, pari ad oltre 150.000 euro.
In questo caso è stata applicata la formula del sequestro per equivalente in relazione alla confisca dei beni, introdotta nell’ordinamento allo scopo di rendere più efficace l’azione di tutela della spesa pubblica nazionale e comunitaria. A fronte di un contributo complessivo approvato per 1.200.000 euro dall’Assessorato della cooperazione del commercio, dell’artigianato e della pesca della Regione siciliana, l’impresa aveva ottenuto nel 2005 un anticipo di 600.000 euro per la realizzazione di un capannone e la ristrutturazione di un impianto già esistente, risultando prima in graduatoria nell’ambito del piano di finanziamenti comunitari previsti per il 2004–2006 destinato alle ditte operanti nel settore della pesca. Il contributo è risultato essere stato concesso nonostante che l’azienda non avesse ottenuto le necessarie autorizzazioni edili dal Comune di Bagheria per la realizzazione delle opere previste nel progetto.
L’attività investigativa svolta dalle Fiamme Gialle specializzate nella tutela della spesa pubblica, attraverso l’analisi documentale e mirate indagini finanziarie sui conti correnti interessati, ha consentito di svelare che parte delle somme destinate al finanziamento del progetto presentato sono state destinate dal responsabile, in concreto, per altri fini. Il responsabile, dovrà rispondere del reato di Malversazione in danno dello Stato.