Catania. Intorno alle ore 08.00 del 30 ottobre, il personale delle Volanti dell’Upgsp è stato inviato in via A. Vasta, quartiere di Ognina, dove erano stati segnalati cacciatori intenti a esercitare l’attività venatoria vicino ai centri abitati. Durante la perlustrazione gli operatori, che non hanno rilevato la presenza di cacciatori, sono riusciti ad individuare all’interno di un appezzamento di terreno incolto delle reti di 8 metri quadrati, circa, collegate ad una corda che servivano per catturare uccellini. Nelle reti, legati a due bastoni, vi erano posti due uccelli e, lungo il perimetro delle stesse dentro delle gabbie si trovavano altri sei uccelli che venivano utilizzati per attirare altri volatili nella rete-trappola. Alcuni metri più avanti, nascosto sotto un cespuglio, vi era un congegno elettronico, con annessa batteria e altoparlante, con un nastro preregistrato di canti di vari uccellini per meglio richiamare altri uccelli sulla rete. Sul posto è intervenuto personale del Centro Recupero Fauna della sede di Catania che ha provveduto a controllare lo stato di salute degli uccelli di specie protetta (sei cardellini e due ibridi). Cinque cardellini sono stati liberati immediatamente mentre l’altro cardellino e i due ibridi sono stati affidati al personale specializzato che ha confermato che tutto il materiale serviva per catturare altri uccelli e che quelli trovati venivano utilizzati come esca.
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