Reggio Calabria. Scarcerazione di Luciano D’Agostino; Angela Napoli, parlamentare componente della commissione antimafia, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al ministro della Giustizia in merito al ritardo del deposito delle motivazioni da parte del giudice della Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria.
Con atto ispettivo (n. 4-02951 del 7 maggio 2009), Angela Napoli aveva denunziato l’avvenuta scarcerazione di Luciano D’Agostino, condannato in appello a 15 anni di carcere nell’ambito del processo “ Prima Luce”. La scarcerazione del D’Agostino, prosegue l’esponente di Fli, era stata disposta a causa del mancato deposito della sentenza da parte del giudice della Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria; sentenza d’appello che è stata emessa il 3 marzo del 2006 “e le relative motivazioni – lamenta la Napoli – sono state depositate soltanto a metà novembre 2010, ossia a distanza di ben quattro anni e sei mesi, e sono racchiuse in 137 pagine, decisamente inferiori alle 1.500 scritte dai giudici di primo grado”.
Alla luce di quanto rievocato, la parlamentare chiede al ministro Angelino Alfano “se non ritenga necessario ed urgente avviare un’adeguata iniziativa ispettiva presso la Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria, al fine di accertare il perché il deposito delle motivazioni sia avvenuto a distanza di ben quattro anni e sei mesi dall’emissione della relativa sentenza” e “quali urgenti iniziative, in particolare, intenda attuare nei confronti dei responsabili di tale grave ritardo”.