Reggio Calabria. C’è modo e modo per morire. Quello scelto dai pazienti dell’Hospice “Via delle Stelle” crediamo sia il modo migliore, accompagnati alla morte con dolcezza e umanità da angeli custodi con il camice bianco. Oggi però si corre il rischio concreto che questa struttura possa essere chiusa, che l’opera, umana prima ancora che professionale, di tanti volontari, infermieri e medici, possa disperdersi nei meandri di una ottusa burocrazia che dimostra di non conoscere la sofferenza. La segreteria provinciale del Siulp (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori di Polizia) ha sentito il dovere morale di pronunciarsi sull’argomento, in un momento in cui crediamo che il silenzio renda colpevoli. L’Hospice non può…morire! Non è nostra intenzione prendere posizione su eventuali responsabilità politiche e gestionali che siano; non ci interessa in questo ambito ed in questo momento! Comunque sia ognuno risponderà alla propria coscienza prima che ad altri. Nell’ambito del progetto “Cuore Siulp”, quest’anno, non a caso, abbiamo deciso di destinare l’intero incasso della manifestazione alla struttura di Via delle Camelie. Il perché è davanti agli occhi di tutti. La posta in gioco è altissima. Molto di più di quello che si vuole far credere o ve-dere. Ci sono persone che purtroppo hanno bisogno di cure e di assistenza, di familiari che han-no bisogno di sostegno, anche psicologico, per liberarli da quelle mansioni e da quelle responsabilità che nessuno ha insegnato loro, ci sono dipendenti che hanno il bisogno di ricevere il loro stipendio. L’Hospice non deve…morire, perché è l’ultimo luogo che può dare speranza a chi la speranza non ce l’ha più, perché è qui che un malato terminale ha la possibilità di dare dignità al-la sua stessa fine, la stessa dignità con cui è vissuto, ed è sempre qui che i familiari dei pazienti possono accompagnare con serenità il proprio caro nell’ultimo viaggio. L’Hospice non appartie-ne a chi lo gestisce o all’ASP di turno, ma è patrimonio morale di una città intera, un bene di tut-ti i cittadini, in special modo di tutte quelle famiglie che hanno avuto la sventura di perdere un persona cara per un male incurabile. Per questi motivi desideriamo esprimere la nostra solidarietà e la nostra vicinanza alla battaglia che il personale della cooperativa “La Via delle Stelle” sta conducendo, come hanno ribadito in più occasioni, non “contro” qualcuno, ma “per” i diritti di tutti.
Ufficio stampa Siulp