Lamezia Terme (Catanzaro). E’ morto stamattina l’avvocato Domenico Strangis. Il professionista di Lamezia Terme, 48 anni, era stato investito la mattina dello scorso 5 dicembre dalla Mercedes condotta da Chafik El Ketani. Un incidente che ha causato il decesso di altre sette persone che, con Strangis, formavano il gruppo di ciclisti amatoriali travolto dall’automobile in località Marinella lungo la strada statale 18. L’avvocato è morto all’ospedale “Annunziata” di Cosenza, presso cui fu ricoverato in condizioni particolarmente critiche subito dopo il violentissimo impatto. Le promesse e le garanzie di strade più sicure per chi pratica il ciclismo sono arrivate con la stessa tempestività con la quale la notizia ha colpito gli animi di tutti; adesso, la scomparsa di Domenico Strangis arriva quasi come un monito per non dimenticare e dare seguito alle promesse che nell’immediatezza della tragedia sono state fatte. La Federazione Ciclistica Italiana, nella persona del presidente regionale Domenico Bulzomì, ha diramato un comunicato stampa attraversi il quale esprime cordoglio ai familiari del ciclista scomparso. Tocca adesso a chi di dovere impegnarsi per non rendere vano il tragico sacrificio degli otto ciclisti, per avere strade più sicure – che significa anche una rete viaria che non constringa i ciclisti a fare pericolosi slalom per evitare le trappole che l’asfalto minaccia – e strutture idonee dove consentire la pratica del ciclismo a quanti, non per agonismo, ma per puro spirito di aggregazione e divertimento, vogliono pedalare al sicuro.
Fabiano Polimeni