Reggio Calabria. Trova a Reggio una nuova collocazione il Polo didattico del corso di Laurea in Scienze Infermieristiche dell’Università “Magna Grecia” di Catanzaro. Nuovi e più accoglienti locali saranno messi a disposizione dalla Provincia di Reggio Calabria, secondo quanto stabilito in un Protocollo d’intesa firmato oggi dal Presidente della Provincia avv. Giuseppe Morabito, dal Prof. Giovambattista De Sarro, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università “Magna Grecia” di Catanzaro, in rappresentanza del Rettore prof. Francesco Saverio Costanzo, e dal Dirigente scolastico dell’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Agricoltura “Enrico Fermi” di Reggio Calabria, prof. Antonino Sergi, presente l’assessore provinciale all’Istruzione prof. Ercole Nucera. Sarà, infatti, questo istituto a fornire i locali necessari per il proseguimento dei corsi, che a Reggio Calabria sono frequentati da circa 400 studenti, tra aule per la didattica e biblioteca. La Provincia si è impegnata a riammodernare e arredare la parte di edificio messa a disposizione dalla scuola, per renderla indonea e funzionale alle esigenze di un corso di livello universitario. L’accordo si è reso necessario, e per questo ha visto subito disponibile la Provincia di Reggio Calabria sulla richiesta avanzata dall’Università Magna Grecia, a causa dell’impossibilità, a partire dall’A.A. 2010/2011, ad usare le poche aule che finora erano state messe a disposizione dall’Azienda Ospedaliera “Bianchi-Melacrinò-Morelli”. Il venir meno di queste strutture rischiava, infatti, di cancellare l’attività didattica e la stessa presenza in riva allo Stretto, del Polo didattico in Scienze Infermieristiche della Facoltà di Medicina e Chirugia dell’Università Magna Grecia. “Devo ringraziare il Preside dell’Istituto “Fermi” – ha dichiarato il Presidente Morabito – la cui disponibilità ci ha consentito di dare una risposta immediata ad una esigenza che ci era stata manifestata dall’Università di Catanzaro, ma anche da tanti studenti che sarebbero stati costretti, in caso di chiusura dei corsi a Reggio Calabria, a recarsi quotidianamente a Catanzaro con aggravio di spese e disagi”.
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