Messina. Quindici minuti è durato l’incontro tra il presidente Berlusconi ed i giornalisti questo pomeriggio nella Prefettura di Messina. Incontro servito solo a fare il punto della situazione rispetto alle aree colpite dal nubifragio. «Le domande le rimanderemo ad altro incontro» ha concluso il presidente del Consiglio mentre fuori della Prefettura un gruppo di attivisti della Rete No Ponte protestava contro la logica delle grandi opere. “Non più vittime, vogliamo sicurezza, no opere faraoniche”, si leggeva su uno dei numerosi cartelli dei manifestanti. Dopo il sopralluogo nelle zone colpite dal disastro il presidente Berlusconi, che è giunto a Messina dopo essere atterrato all’aeroporto di Reggio Calabria, si è così espresso: «Mi auguro si possa stanziare un miliardo per le zone a rischio idrogeologico così come fatto con le zone a rischio terremoto». Per il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, accanto al presidente Berlusconi durante la conferenza stampa, si tratta «di avere una grande responsabilità davanti a noi ma faremo sino in fondo la nostra parte, facendo l’impossibile». «Ringrazio uomini e donne del governo, che ci hanno assicurato l’attenzione di cui abbiamo bisogno. Hanno fatto un lavoro straordinario», ha proseguito Lombardo sottolineando il fatto che «per intervenire c’è bisogno di rinaturalizzare il territorio e non alzare muri di cemento». Al termine dell’incontro in Prefettura il premier ha annunciato la nomina dello stesso Lombardo a commissario straordinario per l’emergenza alluvione a Messina. «Il commissario per gestire la ricostruzione non può che essere il Presidente della Regione Sicilia», ha detto il premier aggiungendo che nel prossimo Consiglio dei ministri ci sarà uno stanziamento di fondi per l’emergenza.
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