Brancaleone (Reggio Calabria). La città di Brancaleone avrà il suo Museo Marino e Navale. Ne ha dato notizia Filippo Benavoli, Presidente dell’Associazione “Naturalmente Brancaleone” il quale, nei giorni scorsi, ha partecipato ad una conferenza stampa presso il Palazzo della Provincia di Reggio Calabria alla presenza del Presidente Giuseppe Morabito, dell’Assessore alle Attività Produttive Antonio Scali, del Consigliere Provinciale Giovanni Barone, del Maestro Antonio Anastasio, Presidente del Centro Studi “Ulisse” e di Nino Liotta, Responsabile Regionale CTS ambiente. Dopo il Parco Marino “Costa dei Gelsomini” e il Centro di recupero delle tartarughe marine, un’altra perla si aggiunge nel panorama naturalistico-ambientale della cittadina jonica reggina che sicuramente contribuirà a far decollare un’area a forte vocazione turistica.I presupposti e le condizioni ambientali ci sono tutti affinché il neonato Museo Marino e Navale possa rappresentare per tutto il comprensorio della Locride e dell’Area Grecanica una splendida opportunità per incrementare i flussi turistici. Per sapere di più abbiamo posto al presidente Filippo Benavoli alcune domande al fine di capire meglio come è nata questa idea. Dice Benavoli: “Il Museo Nautilus è stato fortemente voluto dall’Associazione Naturalmente Brancaleone grazie al patrocinio del nostro Comune e della provincia di Reggio Calabria-assessorato alle attività produttive. Il Museo è ubicato presso l’ex asilo nido in Via Milite Ignoto in base ad un comodato d’uso col Comune. In atto all’interno del Museo trovano spazio due imbarcazioni delle quali una risalente ad epoca romana(30 A.C.) e una Feluca del 1812 utilizzata per il trasporto di persone e merci tra il mar Tirreno e Jonico. Le due navi sono state riprodotte su scala dall’artista Antonio Anastasio di Palmi, noto esperto a livello internazionale e profondo cultore della materia. Ovviamente – sottolinea il presidente – all’interno di un muso marino e navale non potevano mancare tutti gli oggetti di marineria(reti, palangare, remi, conchiglie fossili, modello di motore a vapore riprodotto artigianalmente come quello del famoso transatlantico Titanic. Nel corso della conversazione abbiamo, poi, chiesto al presidente Benavoli, in passato Vice Sindaco e assessore all’ambiente del Comune di Brancaleone durante la gestione amministrativa del Sindaco Domenico Malara, di riferirci quale impatto potrà avere sul piano turistico una simile infrastruttura. “Secondo il mio modesto punto di vista – dice Benavoli – sicuramente ci saranno dei benefici sul piano turistico ed economico anche perché Brancaleone è sede di Parco Marino, istituito a suo tempo dalla Regione Calabria. Non va dimenticato, inoltre, che questo tratto di costa è il più importante d’Italia per la nidificazione delle tartarughe marine Caretta caretta.Per tali motivi, sempre a Brancaleone, è funzionante il Centro Recupero tartarughe marine(unico nella provincia di Reggio Calabria). Pertanto, il Museo va quasi a chiudere un circuito ambientale, culturale e turistico”. A riprova dell’impegno nel campo della biodiversità marina, il presidente, sottolinea che da alcuni anni l’Associazione Naturalmente Brancaleone collabora attivamente col Centro Recupero Tartarughe Marine offrendo la piena ed incondizionata disponibilità al fine di offrire ai turisti ed ai numerosi studenti che visitano il Centro,opportunità formative per la loro crescita culturale. Infine, il presidente, si augura che il Comune di Brancaleone e l’Amministrazione Provinciale facciano un ulteriore sforzo sul piano economico affinché il Museo possa essere ultimato per renderlo pienamente fruibile ai visitatori.
Agostino Belcastro