Bova (Reggio Calabria). Una Piazza Roma gremita in ogni ordine di posti ha salutato la consueta processione della Domenica delle Palme di Bova. A tracciare un bilancio estremamente positivo, all’indomani della giornata dedicata alla processione delle Palme è Gianfranco Marino, vice sindaco di Bova con delega a turismo, cultura e minoranze linguistiche. “È un rito che si ripete – dice Marino – riproponendo di anno in anno il riuscito connubio tra sacralità tipica dell’Aspromonte greco e festa pagana. La processione delle Palme, conferma anche quest’anno tutto il suo fascino, riproponendo da un lato l’aspetto squisitamente religioso, dall’altro quello pagano che vuole la figura femminile al centro di un antico rituale propiziatorio che affonda le proprie radici nella notte dei tempi. Un clima tipicamente primaverile ha accolto una folla davvero notevole che ha assiepato Piazza Roma e i vicoli del centro storico già di primo mattino. Oltre al cospicuo numero di presenze che stanno a testimoniare quanto e in che modo questo appuntamento sia cresciuto nel tempo valicando i confini provinciali e regionali, altro dato davvero rilevante è quello segnato dall’importante rappresentanza istituzionale che ha visto la concomitante presenza a Bova dell’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, degli assessori provinciali Eduardo Lamberti Castronuovo e Mario Candido, rispettivamente alla Cultura ed alle Minoranze Linguistiche, del presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte Leo Autelitano e del Parco della Sila Sonia Ferrari, del commissario prefettizio del Comune di Bova Marina Francesca Crea, del sindaco di Roghudi Agostino Zavettieri, del presidente del Consiglio Comunale di Reggio Calabria Seby Vecchio, e poi ancora di molti docenti ed antropologi dell’Università La Sapienza di Roma e della sovrintendente Simonetta Bonomi. Un parterre di tutto rispetto per una giornata che si è snodata tra momenti di profonda religiosità e altri dedicati all’arte ed alla tradizione, con l’inaugurazione di alcune applicazioni murarie raffiguranti l’Area grecanica posizionate in Pizza Ferrovieri d’Italia. La giornata proseguita preso il Centro Visitatori del parco Nazionale dell’Aspromonte con una tavola rotonda ha fatto registrare la lettura ad opera del primo cittadino di Bova Santo Casile di un documento sottoscritto da un’anziana bovese secondo il quale già dai primi del secolo scorso il nome delle Palme bovesi fosse riconducibile al toponimo “Maddamme”. “Iornu di li parmi vestimu li maddammi, li portamu in processioni cu tanta devozioni”. Questo ritornello cantato dai contadini lungo il tragitto per raggiungere il centro abitato in occasione della Domenica delle Palme, che ricondurrebbe dunque ad un’altra teoria sull’etimologia del termine. Disquisizioni sul termine a parte rimane un importante dato di fatto, quello che vede l’appuntamento della domenica delle Palme a Bova come un evento di richiamo nazionale, già testimoniato lo scorso mese di Luglio dal conferimento del premio Meraviglia Italiana attribuito proprio alla Palma di Bova. Come Amministrazione abbiamo inteso istituzionalizzare l’evento proponendolo in futuro all’attenzione del grande pubblico anche grazie al prezioso supporto delle istituzioni Provinciali e Regionali che hanno sposato a pieno lo spirito dell’iniziativa, testimoniando ciò con la loro presenza a Bova. La tradizionale processione – conclude Marino – dovrà dunque diventare uno dei volani di crescita non solo da un punto turistico e promozionale ma anche sociale e culturale”.
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