Se a Reggio Calabria decidessimo di ospitare un convegno internazionale sulle religioni del Mediterraneo, i milanesi ci presterebbero la statua della Madonnina levandola dalla guglia maggiore del Duomo? Certamente noi non sapremmo nemmeno “con che faccia” chiedergliela. E invece, a carte invertite, c’è sempre qualcuno che ha la faccia tosta di “reclamare” i Bronzi di Riace, come se fossero un “souvenir” prezioso da comprare ai saldi del suk.
L’ennesima provocazione proviene dalla Lombardia, poiché Milano dovrà ospitare l’Expo 2015 qualcuno ha chiesto alla Regione Calabria il prestito dei due guerrieri “perché in Calabria valgono pochi spicci mentre a Milano varrebbero oro quanto pesano”. Peccato che le statue valgono molto più dell’oro equivalente al loro peso. Hanno un valore “inestimabile”, inestimabili sono i danni che potrebbe arrecare loro il viaggio; così come, non da ultimo, “inestimabile” potrebbe essere la reazione dei reggini al tentativo di “scippo”. Innalzerebbero barricate attorno al Museo nazionale, rievocando così gli spettri dei moti di Reggio?
La città oggi vive una condizione economica peggiore del lontano 1970. Se chi è al governo fosse furbo, capirebbe che il gioco non vale la candela, soprattutto quando la candela è pronta a innescare una miccia in una polveriera sociale come la Reggio Calabria di oggi.
Fabio Papalia
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