di Fabio Papalia
Reggio Calabria. Il Gup Domenico Santoro ha dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione per quasi tutti i dirigenti del Comune di Reggio Calabria indagati per abuso d’ufficio e truffa perché secondo l’accusa, sostenuta dal pm Sara Amerio, avrebbero percepito emolumenti per i quali non avrebbero avuto diritto in base al principio dell’onnicomprensività della retribuzione. Solo un dirigente, l’ingegnere Giuseppe Granata, è stato rinviato a giudizio. Anche per lui vi è la concreta possibilità che nelle more del dibattimento intervenga la prescrizione. Prescrizione, quindi, per l’avvocato Francesco Zoccali e per l’architetto Saverio Putortì (entrambi difesi dall’avvocato Aldo Labate), Giancarlo Cutrupi, Vincenzo Cuzzola, Domenico Gangemi, Domenico Macrì, Orazio Palamara, Fedora Squillaci ed Egidio Surace. E’ stato lo stesso pm a chiedere di prendere atto della prescrizione. Tutto è nato dalle contestazioni degli ispettori del Ministero dell’economia sul bilancio redatto dalla dirigente Orsola Fallara, poi morta suicida dopo avere ingerito acido muriatico.