Reggio Calabria. Il re dei videopoker si “teneva” informato sull’andamento delle indagini a suo carico e sulle varie fasi giudiziarie. Nel corso dell’indagine “Geremia” della Guardia di Finanza, gli investigatori del tenente colonnello Luca Cervi e del colonnello Alberto Reda hanno scoperto che l’imprenditore reggino, riusciva ad entrare in possesso dei provvedimenti anche quando si trattava di procedimenti in cui non era coinvolto.
Questo particolare ha indotto il Gip Anna Maria Arena ad evidenziare come il “re dei videopoker” fosse in stretto contatto “con persone in grado di poterlo informare circa situazioni fattuali, processuali, o di cronaca giudiziaria che lo riguardavano”.
Le Fiamme Gialle, infatti, nel corso di una perquisizione domiciliare, hanno trovato nella stanza da letto di OMISSIS PER DIRITTO OBLIO, oltre a copie di numerosi atti processuali civili instaurate dallo stesso: copia delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Giovanbattista Fragapane, nelle parti in cui il pentito si soffermava sulla figura del OMISSIS PER DIRITTO OBLIO; stralcio delle intercettazioni riguardanti la OMISSIS PER DIRITTO OBLIO dell’imprenditore OMISSIS PER DIRITTO OBLIO e concernenti, tra l’altro, lo stesso OMISSIS PER DIRITTO OBLIO e le sale giochi; copia, rilasciata dalla cancelleria del Gip di Catanzaro, dell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’avvocato OMISSIS PER DIRITTO OBLIO + altri sul “Caso Reggio”, contenete una intercettazione ambientale nello studio del legale ubicato in un immobile di proprietà del “re dei videopoker.
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