Reggio Calabria. Quando il gestore gli si è parato davanti tentando di fermarlo, lo ha colpito alla nuca con il calcio della pistola. Ieri sera, intorno alle ore 21,30, si è consumata una rapina all’interno della piscina di Parco Caserta. Un uomo armato di pistola ha fatto irruzione dentro la struttura sportiva. Secondo la descrizione dei testimoni l’uomo era alto, di corporatura robusta, vestito di nero e con il volto travisato da un passamontagna. Il rapinatore è entrato dall’ingresso principale della piscina, e senza proferire parola si è diretto lungo il corridoio, svoltando alla seconda porta a destra dove, evidentemente, sapeva bene che ha sede la segreteria della piscina.
L’uomo agevolmente si è portato al di là del bancone e davanti agli occhi della segretaria ha estratto il registratore di cassa contenente l’incasso, per una somma totale di 2800 euro, portandoselo via. Quando già si trovava nuovamente nel corridoio, mentre correva per guadagnare l’uscita, è stato raggiunto dal gestore della piscina, G.C. di 57 anni, che ha tentato di fermarlo. Il malvivente ha reagito con feroce determinazione, colpendo violentemente il gestore alla nuca con il calcio della pistola. Messo fuori combattimento il malcapitato, che ha riportato una vasta ferita alla testa, il rapinatore si è così potuto allontanare indisturbato con la cassa, riuscendo a far perdere le proprie tracce fuggendo a piedi verso via Melacrino. Sul pavimento del corridoio della piscina, insieme alle tracce di sangue perso dalla ferita del gestore, è rimasta anche la pistola utilizzata dal rapinatore, che l’ha persa dopo aver messo ko il suo inseguitore. Gli iscritti, che al momento nuotavano, non si sono accorti di nulla, stupore misto a sdegno quando lasciando la struttura dopo l’allenamento hanno visto l’arma e le gocce di sangue ed hanno saputo cos’era successo.
Il gestore ha dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari del Pronto Soccorso, che gli hanno saturato la ferita ed hanno refertato una prognosi di 10 giorni. Sul posto sono intervenute alcune pattuglie della Squadra Volante, diretta dal vicequestore aggiunto Gerlando Costa, e gli specialisti del Gabinetto regionale di Polizia Scientifica, diretta dal vicequestore Enzo Coccoli, che hanno repertato l’arma. Si tratta di una pistola giocattolo, con la canna otturata. Una replica, nemmeno troppo fedele, della pistola d’ordinanza in dotazione alle forze dell’ordine; riproduzione approssimativa della Beretta, ma non nel peso. Il metallo con cui è costruita ha fatto sì che il colpo assestato col suo calcio, sfortunatamente per il gestore, fosse terribilmente identico a quello di un’arma autentica.