Reggio Calabria. «Dispiace apprendere dalla stampa le riflessioni che sulla nostra città ha esternato l’assessore regionale al Turismo Damiano Guagliardi, avremmo preferito un confronto di persona qualora ce ne fosse data la possibilità». Così l’assessore comunale al Turismo e Spettacolo Enzo Sidari, dopo le dichiarazioni rilasciate dall’assessore regionale, durante un convegno ospitato da palazzo Foti ed incentrato sul turismo.
«Abbiamo assistito – prosegue Sidari – ad una totale mancanza di garbo istituzionale e politico. Venire nell’unica città metropolitana della Calabria, snocciolando numeri e dati e non sentire il dovere di invitare, alla luce dell’argomento trattato, alcun esponente di Palazzo San Giorgio, ed ancor più grave né il Primo Cittadino, né l’assessore al ramo è testimonianza, ripeto, di poco rispetto nei confronti di chi questa l’amministra. Inoltre, le affermazioni di Guagliardi, almeno secondo quanto riportato dagli organi d’informazione, sulla capacità di attrarre flussi turistici in riva allo Stretto, sono gratuite e false: ho più volte sostenuto, infatti, che i dati numerici in nostro possesso certificati, tra l’altro, da tutti coloro che operano nel campo della ricettività, sono assolutamente diversi, soprattutto in riferimento al periodo che va da giugno a settembre, durante il quale una città turistica, seppur giovane, come la nostra, riesce a raccogliere il maggior numero di visitatori. È vero, non siamo certo Roma, Firenze o Venezia, ad esempio, che, da sempre, sono catalizzatori di presenze per tutto l’anno, ma non vedo in Calabria un’altra città con queste caratteristiche. Nelle parole di Guagliardi non è stata effettuata alcuna distinzione tra la presenza nelle strutture e i flussi turistici: ciò riportato da un assessore al ramo ci fa desumere di trovarci in pessime mani. Da sottolineare che, pur non volendo differenziare i due dati, le presenze nella città dei Bronzi sono positive per lo 0,80% in più rispetto al 2007, essendo state 142 mila a fronte di circa 139 mila dell’anno precedente. Nel resto della Calabria, invece, il dato è sempre negativo e, quasi sempre, a cifra doppia. Piuttosto che lasciarsi andare a statistiche turistiche riguardanti Reggio, perchè l’assessore non spiega come le linee guida dei fondi Por, non siano state adeguatamente tracciate e quindi soffrano un ritardo che perdura da un anno e mezzo nell’erogazione degli stessi fondi? Dobbiamo solo pensare che le frasi espresse nell’incontro alla Provincia siano state dettate unicamente dall’acredine che la giunta Loiero prova nei confronti di Reggio Calabria. Come mai, mi chiedo ancora, in questi ultimi anni, Reggio ha potuto godere solo di una esigua percentuale dei fondi destinati al turismo mentre altre realtà regionali hanno avuto anche oltre il 50% delle risorse disponibili? Questo per citare un esempio, non certo per fomentare una guerra tra poveri. Il “modus operandi” che, sinora ha caratterizzato il marketing territoriale attuato dalla giunta Scopelliti, al contrario dovrebbe essere un input per chi dirige la regione. Il percorso seguito dall’Amministrazione comunale per raggiungere l’obiettivo di Città metropolitana, scaturito da semi gettati non certo all’ultimo minuto, e dopo l’esito positivo dell’esame tecnico di fattibilità, è auspicabile che nel futuro possa essere il tracciato giusto per altre località calabresi che potrebbero aspirare al medesimo riconoscimento, e mi riferisco ad esempio a Catanzaro – Lametia, o Cosenza – Rende. La metodologia positiva di cui parlavo si è sviluppata su tre passaggi fondamentali: promozione, partecipazione e sinergia. Sul primo punto il Comune ha agito con impegno costante ed investimenti corposi per colmare un gap che invece avrebbe dovuto essere tra le priorità della regione, che, al contrario se ne è occupata poco e maldestramente. In questo progetto abbiamo sempre lavorato con le categorie produttive e le associazioni di categoria concordando le azioni e rendendole partecipi delle iniziative: in sintesi, siamo cresciuti assieme. Questo ha prodotto sinergie, che poi si sono estese anche ai poli culturali ed altre istituzioni: le Università, la Camera di Commercio, ed anche istituzioni straniere come Ambasciate, Camere di Commercio Estere ed Istituti di Cultura Italiani all’estero (a questo proposito, e forse Guagliardi non se ne è accorto, abbiamo registrato nel 2008 la presenza in città di ben 20 mila stranieri). Ma credo – conclude Sidari – che sia inutile elencare all’assessore le centinaia di iniziative e manifestazioni messe in campo, perchè queste sono sotto l’occhio vigile ed attento del reggino. Piuttosto chiederei al rappresentate del governo Loiero se si sia domandato come mai, in questi anni, Reggio, e non altre città calabresi, sia diventata location di eventi di grande respiro e sia stata scelta, giusto per fare una citazione, da organismi istituzionali come la Marina Militare che ha svolto qui, con 20 presenti, il proprio raduno nazionale, così come faranno la prossima primavera i Carabinieri».
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