Reggio Calabria. Quaranta anni fa, nella notte tra il 20 e 21 luglio del 1969 più di un miliardo di telespettatori in tutto il mondo poterono seguire in diretta le fasi dell’allunaggio e qualche ora dopo la discesa di Neil Armstrong sul suolo lunare. Si compiva così un sogno che aveva accompagnato l’umanità per diversi millenni e aveva acceso la fantasia di scienziati, scrittori e artisti. All’anniversario l’Associazione Culturale Anassilaos sezione giovani dedica un incontro sul tema “Omaggio alla Luna tra letteratura, arte astrologia e scienze/ immagini e parole” che si terrà martedì 21 luglio alle ore 21,00 presso il Chiostro di San Giorgio al Corso. Tema conduttore i famosi versi di Giacomo Leopardi “Che fai tu luna in ciel? dimmi, che fai,silenziosa luna?Sorgi la sera, e vai,contemplando i deserti; indi ti posi. Ancor non sei tu paga di riandare i sempiterni calli? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga di mirar queste valli?”ma non mancheranno, accanto alle poesie dedicate alla luna nel corso dei secoli, i riferimenti a quegli scrittori che in tempi lontanissimi hanno immaginato uno sbarco sulla luna, dal greco Luciano di Samosata, vissuto nel II secolo d.C., che nelle “Storie vere” realizzò una sorta di romanzo fantascientifico ante litteram, all’italiano Ludovico Ariosto che nell’Orlando Furioso (Canto 34 ottave 69/87) trattò del viaggio che Astolfo fece fino alla luna a prendere il senno di Orlando fino a Jules Verne che nel romanzo “Dalla terra alla luna” descrisse un viaggio compiuto dalla Florida al satellite della Terra con uno scrupolo “scientifico”, davvero inusuale per uno scrittore dell’epoca, dovuto alla consulenza dell’astronomo e matematico Henri Garcet. Ma non mancheranno, nel corso dell’incontro, i riferimenti doverosi a Galileo Galilei, che proprio quattrocento anni fa (dicembre 1609) puntò il cannocchiale sulla luna stravolgendo la cosmologia aristotelica, secondo la quale i corpi celesti appartenevano al regno della perfezione e pertanto non potevano avere irregolarita’, svelandone la vera natura e agli artisti che la luna hanno più volte rappresentato (Nuncius Sidereus). Spazio sarà dato nel corso dell’incontro alla lunga notte che la Rai, al tempo unica emittente televisiva, dedicò all’evento con una diretta (28 ore) che ebbe in Italia, quale protagonista assoluto, il giornalista Tito Stagno, e a Houston il compianto e bravo Ruggero Orlando, entrambi protagonisti di un divertente battibecco, allorquando da Roma Tito Stagno annunciò “hanno toccato!” e Orlando, piccato da Houston annunciò “No, mancano ancora dieci metri“. Una notte magica che svuotò l’Italia e incollò davanti ai televisori cittadini comuni e personalità eminenti tra i quali lo stesso Papa Paolo VI, tutti emozionati da un evento che esaudiva un desiderio che l’uomo si era portato dentro da molti millenni. Oggi, accanto al ricordo, si chiede Tito Tropea, Presidente dell’Anassilaos Giovani, cosa resta di quella corale e magnifica emozione? Cosa soprattutto ne pensano le più giovani generazioni nate e cresciute dopo il 1969, che non ballano e non si amano più al suono di Blue moon e di Moon river ? Siamo ancora capaci di sognare, di credere che l’uomo possa ancora realizzare un “tale spettacolo prodigioso” -come lo definì Ungaretti – e nello stesso tempo sappia usare bene “questa sua forza smisurata“? (ancora Ungaretti)? Ecco, accanto alla celebrazione, doverosa, di un fatto che può essere paragonato alla scoperta delle Americhe ed ha aperto la via a nuove esplorazioni (pensiamo a Marte in un prossimo futuro), non può mancare una riflessione sulla nostra natura e sulla nostra capacità/incapacità di trasformare in occasione di crescita morale e spirituale le realizzazioni della scienza. Nel corso dell’incontro sarà offerta al pubblico una cartolina celebrativa del quarantennale.
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