“Basta con questa politica leghista che vuole letteralmente cancellare il Sud dalla cartina geografica italiana”. A sostenerlo, in una nota, Michelangelo Tripodi, Segretario del PdCI Calabria e Assessore regionale, che considera “l’ennesimo gravissimo affondo contro il Mezzogiorno”, la proposta del ministro Calderoli di rilanciare l’idea del Carroccio della reintroduzione delle famigerate gabbie salariali, cancellate oltre 40 anni fa con le lotte dei lavoratori. “Dopo la presa in giro dei 4 miliardi dei fondi Fas sbloccati per la Sicilia per beceri interessi politici e i numerosi scippi perpetrati alla Calabria e alle altre regioni del Sud – sottolinea Tripodi – adesso tocca anche gli stipendi e ai salari. Più soldi nei portafogli dei cittadini del Nord, meno soldi in tasca alle famiglie del Sud”. “Siamo veramente al paradosso – aggiunge Tripodi – non si sa più come definire simili trovate da parte dei rappresentanti di un governo, quello targato Pdl e Lega Nord, che sta facendo letteralmente affondare il paese nel baratro, continuando a penalizzare pesantemente il Mezzogiorno. Si vuole allargare talmente il divario sociale tra regioni ricche e regioni povere da far venire i brividi. Si rischia veramente di far retrocedere l’Italia alla stregua di un paese del terzo mondo”. “Considerando la fame di lavoro, la disoccupazione dilagante, il reddito procapite assolutamente insufficiente che ci sono nel Mezzogiorno – afferma ancora Tripodi – sostenere la tesi delle gabbie salariali a favore del Nord è pura follia e rappresenta l’ennesimo atto antimeridionalista. Vale la pena di ricordare al ministro Calderoli che chi ha la fortuna di avere un lavoro in Calabria, così come nelle altre regioni meridionali, paga le tasse come un lavoratore del Nord o del Centro Italia e che fare la spesa in un supermercato o in negozio di Reggio Calabria, ad esempio, dati alla mano, costa più che a Milano considerando il trasporto delle merci e la minor concorrenza”. “La verità è che ormai – prosegue Tripodi – c’è un razzismo latente nella politica del centrodestra nei confronti del Sud e contro tutti coloro che non vogliono abbassare la testa a questa logica perversa. Lo sviluppo del paese non può non passare necessariamente da quello del Mezzogiorno”. “Mi domando adesso come risponderanno a questa ennesimo attacco – conclude Tripodi – tutti quei parlamentari calabresi e meridionali complici di un governo sempre più in scacco dei poteri forti e della vena secessionista della Lega Nord”.
Ufficio stampa Pdci Calabria