“Buste paga parametrate sul reale costo della vita nelle diverse aree del Paese? Una autentica follia da rispedire al mittente”, afferma Biagio Principato, coordinatore cittadino di Italia dei Valori nonché direttore della direzione regionale del Lavoro, riferendosi alla proposta del ministro Calderoli basata sul fatto che la vita costa il 16 per cento in meno rispetto al Nord. “Si tratta di un rigurgito del passato ormai superato e che riporta indietro nel tempo, affossandole, le conquiste dei lavoratori – aggiunge ancora Principato – una proposta assurda nei termini ed in controtendenza sul piano etico e costituzionale. Perché il salario deve garantire una esistenza libera e dignitosa in linea con gli stessi principi della Carta costituzionale”. Per Principato Calderoni “dimentica che i contratti collettivi stabiliscono il minimo di trattamento economico e normativo che deve essere riconosciuto a tutti i lavoratori a parità di lavoro. Diversa è la questione del ‘quid pluris’cioè quella parte di salario derivante dalla produttività e sulla quale si potrebbe pensare di lasciare spazi adeguati di negoziazione collettiva a livello regionale e aziendale. Lasciamo la dignità ai lavoratori – conclude Principato – e non mortifichiamoli, quindi, con le gabbie salariali che produrrebbero solo una maggiore disparità tra un Nord, sempre più ricco ed opulento, ed un Sud sempre più povero e con lavoratori sempre più emarginati ed alle prese con problemi di sopravvivenza ancor più accentuati”.
dg