Rocca di Neto. Il 3 agosto 2009, i militari del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Crotone, unitamente a quelli dell’Aliquota operativa della Compagnia di Crotone ed alla Stazione di Rocca di Neto, hanno arrestato un 41enne sorvegliato speciale, per estorsione aggravata, porto e detenzione di una pistola e violazione degli obblighi derivanti dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.
Le successive indagini condotte dagli stessi militari, senza soluzione di continuità, hanno permesso di ricostruire completamente l’intera vicenda. Si è appurato, così che presso il cantiere edile della ditta che stava facendo dei lavori di pavimentazione nel centro abitato di Rocca di Neto, si è presentato nella prima mattinata del 3 agosto, un 43enne di Rocca di Neto, fratello del 41enne.
Il 43enne avrebbe avanzato una richiesta estorsiva nei confronti del titolare, minacciandolo e sferrandogli un pugno al viso; allontanandosi successivamente dal luogo dove era stato commesso il reato. Dopo poco tempo, circa tre quarti d’ora, è intervenuto il fratello 41enne, il quale ha avanzato anche lui una richiesta estorsiva e minacciando il titolare e gli operai, ha esploso un colpo di pistola in direzione delle gambe di uno degli operai. Tutte le prove raccolte sono state comunicate all’autorità giudiziaria, la quale accogliendo pienamente le risultanze investigative dei militari dell’Arma ha emesso un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere a carico del 43enne, per tentata estorsione aggravata in concorso. L’uomo dopo le formalità di rito è stato accompagnato presso la casa circondariale di Crotone a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il fratello 41enne era stato tratto in arresto nella stessa giornata del 3 agosto.
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