“Il Governo deve ripensare alla sciagura che sta determinando nella scuola calabrese e italiana. Il Governo ha causato questo disastro ed ora deve correre ai ripari. La politica dell’istruzione è una politica dello Stato centrale. Come si è fatto per altre categorie di lavoratori, il Governo deve assicurare sostegno al reddito dei nuovi disoccupati che ha creato. Una richiesta che sarà portata giovedì prossimo al tavolo della Conferenza delle Regioni all’attenzione del premier Berlusconi, insieme alla richiesta di azzeramento dei tagli nella previsione della prossima legge finanziaria attualmente in fase di elaborazione.” Lo ha affermato questa mattina il vicepresidente della Giunta regionale Domenico Cersosimo concludendo la manifestazione regionale di apertura dell’anno scolastico tenutasi a Cosenza al Liceo Statale “Lucrezia Della Valle”. “La scuola necessita di riforme – ha sostenuto Cersosimo – ma i 131 mila tagli dei lavoratori della scuola, tra docenti e personale Ata, impoveriscono esclusivamente il sistema scolastico nazionale. Si tratta di cifre enormi che si riflettono pesantemente sulle performances formative, nel momento in cui si formano classi di 30 o più studenti. In un momento così delicato e difficile per la scuola, la Regione farà la sua parte attivando gli strumenti a sua disposizione che riguardano progetti, per il potenziamento dell’attività didattica e formativa, complementari ed integrativi delle politiche scolastiche ordinarie, all’interno dei quali utilizzare prioritariamente il personale espulso dalla scuola per effetto dei tagli. Infatti abbiamo elaborato un progetto specifico, chiamato ‘Più Scuola’, con una dotazione finanziaria di 15 milioni di euro, rivolto al potenziamento delle capacità cognitive e di apprendimento degli studenti attraverso la loro partecipazione ad attività extracurriculari. Le scuole parteciperanno ad un bando pubblico, per come richiesto dalla normativa comunitaria trattandosi di Fondi europei, e per questa via la gran parte del personale che sarà impiegato in queste attività dovrà prevalentemente essere attinto, con le modalità che si stanno attualmente studiando, dal bacino dei precari.” “La Regione Calabria – ha sottolineato ancora Cersosimo – ha realizzato nell’ultimo anno una politica scolastica di straordinario livello nazionale ed europeo. Migliaia di ragazzi hanno avuto la possibilità di andare all’estero a studiare le lingue e migliaia di bambini hanno maturato una singolare esperienza nei campi scuola. 27 mila sono stati inoltre i ragazzi premiati tra quelli che avevano riportato la media dell’otto alle scuole secondarie di secondo grado o che avevano il giudizio di ottimo e distinto nelle scuole medie”. Attualmente sono aperti due bandi che, oltre all’integrazione scolastica, favoriscono l’accessibilità alle strutture e la partecipazione alle attività didattiche degli alunni disabili e, per i docenti, il bando “teacher card” che prevede un voucher di 1500 euro finalizzato alla realizzazione di un piano di formazione o di autoformazione.
“Un’altra valanga di provvedimenti e interventi molto importanti stiamo preparando per l’immediato futuro attraverso il Piano regionale per le risorse umane 2009/2010.” Rivolgendosi alla folta platea di studenti delle scuole di ogni ordine e grado, agli insegnanti e dirigenti scolastici, il Vice Presidente della Giunta regionale ha inoltre ricordato la fondamentale importanza della scuola. Per dirla con Piero Calamandrei, Cersosimo ha parlato della scuola come di un organo “ematopoietico, un organo che, come il cuore irrora di sangue il nostro corpo, influenza il resto della comunità. “La scuola – ha aggiunto Cersosimo- è l’ascensore che attiva la mobilità sociale. Non sempre la scuola salva la vita, ma molte volte la salva. Una scuola di qualità nel tempo produce una società di qualità. La nostra società fa attualmente registrare un declino demografico con un tasso di fertilità che si è allineato allo stesso livello di quello del Centro Nord, tra i più bassi del mondo Occidentale”. “La flessione demografica si è riverberata anche nella scuola calabrese dove attualmente si contano 94 mila alunni nella scuola primaria e 114 mila nei licei, pertanto al più tra 8 anni si conteranno almeno 20 mila alunni in meno. Da un decennio – ha sottolineato Cersosimo – perdiamo sistematicamente 5-6 mila studenti all’anno, peraltro senza la compensazione degli alunni appartenenti a famiglie di immigrati come avviene al Nord. Allora dobbiamo investire moltissimo nella scuola. La Regione lo sta facendo e vuole continuare a farlo. Se da noi fallisce la scuola fallisce la società. Per queste ragioni non possiamo permetterci una scuola inefficiente che non forgia menti aperte, teste ben fatte, tolleranti, attive e appassionate alla vita e al futuro. “Dobbiamo sforzarci – ha concluso il vicepresidente – di modellare queste teste ben fatte e gli insegnanti, per loro stessa definizione, devono lavorare per la valorizzazione delle capacità degli studenti. Senza una scuola di qualità, il nostro futuro sarà peggiore del presente, che è tutto dire. Lo sforzo deve essere di tutti ma se sapremo preservare questo bene supremo, ce la potremo fare e la grande Festa della scuola che abbiamo oggi voluto e che speriamo di poter istituzionalizzare ci ha aiutato a riflettere sul senso ultimo delle politiche pubbliche.”
Ufficio stampa Regione Calabria