Cosenza. Con 20 voti a favore, e l’astensione del gruppo di Italia dei Valori e dei consiglieri Furlano, Filice e Ruffolo, il Consiglio Comunale di Cosenza ha approvato le due pratiche di bilancio all’Ordine del Giorno, la salvaguardia degli equilibri e i debiti fuori bilancio. Nella dichiarazione di voto, il consigliere di IdV Mimmo Frammartino ha detto di “ritenere il voto di astensione quale voto sul quale ricostruire. Noi pensiamo che valga la pena ricostruire”. Molto apprezzata, proprio a cominciare dal gruppo di IdV, la replica del Sindaco al termine del dibattito nel corso del quale nessuno ha avuto da eccepire sulle pratiche di bilancio. Molte invece le questioni politiche sollevate alle quali il Primo Cittadino ha così replicato: “Ringrazio molto i consiglieri per il dibattito che c’è stato. Che mi toglie da un imbarazzo. È vero che il Sindaco è capo dell’amministrazione e deve intendersi di tutti gli aspetti, ma è anche vero che ognuno di noi ha cose che sa fare di più e altre di meno. Fare di conto è una delle cose che so fare di meno. La discussione di stasera mi consente di non dovere fare un benché minimo di accenno di replica alla pratica che è all’attenzione del consiglio. Non ho sentito una sola voce di maggioranza, ma anche di opposizione-minoranza, che contestasse il dato che emerge dalle carte e cioè che esiste un perfetto equilibrio di bilancio. Proprio perché non devo replicare nel merito, svolgerò qualche considerazione sui temi, importanti, politici che sono emersi, tenuti insieme da un collante che è l’uso costante del sostantivo responsabilità. Responsabilità del sistema della politica. Sono veramente convinto che questo Paese abbia bisogno di una stagione di responsabilità e sono d’accordo con il consigliere Spataro che anche noi dovremmo interessarci del tema dell’inquinamento del Tirreno. Penso che chi governa ha il dovere dell’equilibrio ed io sarò anche un incassatore ma anche nello sport l’incassatore alla fine vince. Ma ci sono anche esperti di arte divinatoria. Io ho un solo dovere istituzionale che è quello di dare conto del mio operato a quel 54% che mi ha eletto sindaco di questa città. Gli esperti di arte divinatoria che non ci azzeccano avevano già pronosticato sfaceli nel risultato cittadino alla provincia, il responso li ha smentiti. Va bene la polemica politica ma evitiamo di dare bugie. Qualche chiarimento lo devo su questioni sollevate. L’assessore Nucci si è dimessa e la lettera è al protocollo ufficiale del Comune e ognuno può leggerla e trarne le conclusioni che preferisce. Ho anche detto che le dimissioni dell’assessore, al contrario di quelle del consigliere, richiedono l’accettazione del sindaco e questa presa d’atto non l’ho ancora formalizzata perché, per come emerso anche in questo Consiglio, c’è un giudizio fortemente positivo dell’operato dell’on.le Nucci e del suo impegno tant’è che ognuno di noi spera in cuor suo che riveda la decisione. Su Multiservizi, ieri abbiamo già avuto un lungo incontro con i sindacati, ne avremo un altro al nostro interno e giovedì poi con loro. Sono certo che nonostante le difficoltà, anche di tipo normativo, arriveremo anche con le forze sindacali alla migliore soluzione possibile. Certo un po’ di ‘fastidio’ mi viene quando qualcuno si erge a difesa del precariato e nel paese sta creando centinaia di migliaia di posti di precariato. Mi viene ancora di più quando settori ben individuati della politica cittadina insorgono a difesa di Valle Crati e delle cooperative come se queste situazioni gravissime le avessimo create noi. Noi abbiamo un grande torto: quello di affrontare tutti i nodi sul tavolo con serietà, senso di responsabilità e senso delle regole. E ho ben accettato di partecipare alla commissione in una seduta congiunta per parlare della Città dei Ragazzi e lo farò senza reticenze. Lunedì sarà l’occasione perché l’amministrazione possa dire il suo punto di vista che si trova negli atti che ha fatto. Di Valle Crati si è discusso in consiglio comunale. Abbiano detto dell’emergenza e della delibera del consorzio che delinea una prospettiva. Nessuno di noi ha la verità in tasca quando si devono fare scelte delicate, ma non mi si dica che difettano le scelte o che i problemi si osservano e non si vogliono affrontare. Sul piano politico, io non ho mai avuto ricatti dalla mia maggioranza e stasera è la prova provata. Li abbiamo sentiti tutti gli interventi. Ho sentito un intervento del capogruppo di IdV con una dichiarazione finale che la dice lunga sulle intenzioni del gruppo politico che, come ha detto giustamente il cons. Ambrogio, deve restare in maggioranza. Ho sentito quel senso di responsabilità che ha in sé la volontà a completare il cammino amministrativo. Questa è la verità che emerge dai banchi del consiglio comunale. Nel mio programma elettorale c’è un capitoletto sul tema dell’amicizia civica. Penso che questa fase del governo della città debba avere una caratterizzazione nuova, politica, diversa, basata sul senso dell’amicizia civica che sviluppa il senso della responsabilità, che allarga le maglie della partecipazione, che aiuta la crescita di una nuova classe dirigente. A queste cose io credo. E scorrendo le pagine del programma ho riscontrato che gran parte delle cose scritte, o sono state fatte o sono state avviate a realizzazione. So bene che un programma amministrativo, per essere attuato con grande determinazione, non ha bisogno solo della decisione del Sindaco ma degli atti di indirizzo della Giunta, della forza propulsiva della macchina comunale, ha bisogno del Consiglio comunale in un clima di coesione, in un patto di lealtà. Questo patto io non lo vedo incrinato, non vedo situazioni definibili di incompatibilità. Può esserci conflittualità su questioni, ed è legittimo. E quando ci sono è compito di tutti noi lavorare perché il conflitto aggiunga un momento di sedazione in base ad un equilibrio, di merito e di metodo. Io questa volontà l’ho colta tutta. E ho molto apprezzato le richieste venute dalla maggioranza per ritrovare questo clima. Io ho fatto una scelta e l’ho fatta tre anni fa. Era quella di dire che le prerogative del sindaco sono insindacabili ma io puntavo a quell’amicizia civica, a un sistema della politica che potesse riacquistare la fiducia dei cittadini. Quella linea non la rinnego tanto meno nel momento in cui nell’ultima parte di consiliatura sento forte l’esigenza di rinnovare il patto con la città. Per questo ho ritenuto, nella parte introduttiva alla mia relazione, di preannunciarvi un cammino immediato, ho voglia di discutere in questo consiglio comunale delle questioni che riguardano la verifica dello stato di attuazione de programmi e la prospettiva di ciò che dobbiamo fare nel periodo che ci divide dalla fine della consiliatura. Credo che questa sia la risposta concreta al chiacchiericcio della politica”.
Annarita Callari – Ufficio stampa Comune Cosenza