Francica (Vibo Valentia). Ancora una discarica abusiva rinvenuta e sequestrata dagli uomini della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, diretti dal capitano Stefano Di Paolo, con il supporto dei loro colleghi dell’8° Elinucleo dell’Arma di stanza nel capoluogo. Ad apporre i sigilli all’area di oltre 1300 metri quadri, posta nei pressi dell’abitato di Francica, sono stati proprio gli uomini della locale Stazione che, nel corso di mirati servizi volti a garantire il rispetto delle norme ambientali, con il supporto dei loro colleghi del nucleo elicotteri, hanno notato una vera e propria distesa di rifiuti di ogni genere e dimensione che ricopriva come un tappeto una vasta area di proprietà privata ma, di fatto, da anni lasciata in completo stato di abbandono.
Un vero e proprio mare di spazzatura costituito da oltre 10 tonnellate di rifiuti inquinanti, pericolosi e non, quali pneumatici, suppellettili, calcinacci, carcasse di veicoli ed elettrodomestici, che da anni venivano abbandonati senza un ordine e senza il minimo rispetto delle norme ambientali nella vasta area, che era divenuta una sorta di vero e proprio impianto di stoccaggio all’aria aperta.
Una bomba ecologica innescata e pronta ad esplodere e da cui, soprattutto con le prime piogge autunnali, già si dipanavano rivoli di sostanze maleodoranti e pericolose per l’uomo e l’ambiente, che confluivano nei canali di scolo delle acque piovane. I militari hanno comunque provveduto a delimitare l’area interessata dall’illegale deposito comunicando alle competenti autorità la necessità di avviare l’immediata bonifica della zona, prima che il degrado del suolo progredisca ulteriormente divenendo incontrollabile. Nuovamente quindi è stato accertato dai Carabinieri come il fenomeno dell’inquinamento ambientale e dell’abbandono indiscriminato di ogni sorta di rifiuto, pericoloso e non, sia un fenomeno duro a morire nella provincia e riguardi sia i comuni più grandi che quelli di minori dimensioni. Comunque l’attività di vigilanza e di repressione dell’Arma nel campo ambientale non conosce soste ed ha già portato, negli ultimi mesi, ad importanti risultati in questo settore cruciale per la salute sia dell’ecosistema sia della popolazione, spesso esposta a gravi rischi senza neanche rendersene conto.
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