Reggio Calabria. Novantuno anni dopo la Grande Guerra, la giornata di ieri è stata dedicata anche in riva allo Stretto alle manifestazioni di celebrazione del giorno dell’Unità nazionale e la giornata delle forze armate. Alla presenza del prefetto Francesco Antonio Musolino, del presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova, dell’assessore Gesualdo Costantino in rappresentanza della Provincia, e del vicesindaco Giuseppe Raffa, e delle massime autorità civili (tra cui il Procuratore Capo della Repubblica Giuseppe Pignatone) e militari, si è svolta presso il Monumento ai Caduti la solenne cerimonia della deposizione di una corona d’alloro.
Libertà, democrazia e prosperità. Questi i valori che, nel contesto pur profondamente mutato del XXI secolo, restano da continuare a tutelare e consolidare. Così il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nel messaggio alle forze armate di cui è stata data lettura prima della deposizione. Il Presidente della Repubblica ha sottolineato lo straordinario contributo che le forze armate “sanno dare per generale riconoscimento” alla sicurezza internazionale, alla pacifica convivenza e al progresso dei popoli. «La critica fase di instabilità che stiamo vivendo con le sofferenze e le ingiustizie che pure comporta – ha scritto Napolitano – segna un passaggio di rilevanza fondamentale nella transizione verso una società globale sempre più interconnessa ed interdipendente. Questa nuova società sarà in grado di affrontare e vincere le grandi sfide dell’umanità se gli Stati sapranno trovare la necessaria unitarietà di intenti e costruire insieme un sempre più rappresentativo sistema di istituzioni internazionali ed un’efficace struttura di sicurezza».
Una struttura, ha puntualizzato il Capo delle Forze Armate, che dovrà avere la capacità «da un lato, di intervenire nelle situazioni di crisi e di instabilità prima che queste degenerino in conflitto e, dall’altro, di contrastare le grandi minacce eversive transnazionali, dal terrorismo alla criminalità organizzata. Questi sono i compiti primari delle forze armate dei Paesi avanzati e di quelle italiane in particolare». Napolitano ha concluso il suo messaggio dicendosi consapevole che l’impegno militare italiano nelle missioni internazionali è di capitale importanza per il futuro del Paese e dela comunità internazionale: «Dobbiamo perciò far sì che a questo impegno non venga mai a mancare il pieno supporto dei cittadini e dello Stato».
Anche il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha inviato un messaggio alle donne e agli uomini in divisa: «Soldati, marinai, avieri, carabinieri, personale civile della difesa, le Forze Armate italiane sono oggi una realtà in grado di affrontare ogni scenario di impiego, fedeli alle proprie tradizioni e ai valori fondanti che da sempre ne ispirano l’operato: il senso dello Stato, l’orgoglio dell’identità nazionale, l’importanza della difesa della sicurezza e della libertà, l’idea di Patria. Sono questi i sentimenti – ha concluso La Russa -che esse custodiscono gelosamente e che, giorno dopo giorno, si impegnano ad affidare alle nuove generazioni».
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(photo Asa)