Crotone. Venerdì è stato consegnato dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale Cosenza, diretti dal capitano Raffaele Giovinazzo, al Museo archeologico di Crotone l’Askos, un unguentario bronzeo del V secolo a. C.. L’Askos raffigura una sirena, proveniente da uno scavo clandestino effettuato a Strongoli, nel crotonese, e restituito all’Italia dal Paul Getty Museum di Malibù, in California, dopo che il reperto era stato acquistato nel febbraio del 1992 per la somma di 600 mila dollari. L’Askos è stato consegnato al Museo, tramite la Soprintendenza archeologica della Calabria, dai militari del TPC. Il rientro in Italia dell’unguentario in bronzo, avvenuto nel novembre del 2007, già esposto presso nelle scuderie del Quirinale e in Grecia, è frutto di un’attività extragiudiziale condotta dal Ministero dei Beni culturali e dal Comando carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, avviata d’intesa con l’Avvocatura generale dello Stato. La consegna del bronzo rappresenta la conclusione di un’attività di indagine dei carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che hanno ricostruito la vicenda relativa all’acquisto del reperto, acquisendo fotografie dell’unguentario dopo il ritrovamento e del luogo del ritrovamento. Prove che si sono rivelate determinanti nella fase extragiudiziale di negoziazione per il trasferimento in Italia del bene.
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