Eutimo Locri – Nuova Jolly 73 – 82 ( 16-15 / 40-34 / 51-49)
EUTIMO: Belcastro 18, Schirripa, Morena 25, Furfaro, Tropea, Reitano F. 16, Calabrese, Frascà, Stalteri 10, Padula 4. All. Putortì
N. Jolly: Vozza 12, Costa D. 8, Rizzo, Rappoccio 20, Viola, Suraci 2, Vazzana 16, Tallo, Speranza 8, Costa R. 16. All.re: Iracà
Arbitri: Travia e Travia di Gioia Tauro.
Per tre quarti di gioco la partita è complentamente in mano alla formazione guidata da coach Enzo Putortì (orfani di Silvio Fiorenza) che attacca la difesa lunga ed aggressiva dei giovanissimi ospiti con un gioco lento e ragionato messo in pratica dall’esperienza di Francesco Reitano e Giuseppe Morena.
Non ci sono strappi o allunghi importanti durante il match perchè il vantaggio dei padroni di casa oscilla fra i 3 e gli 11 punti di differenza (questo il massimo vantaggio registrato nella terza fase dell’incontro).
Le numerose palle perse dei ragazzi della Nuova Jolly e le diverse forzature dalla lunga distanza nella ripresa fanno si che il divario cresca sempre di più e che Belcastro punisca in contropiede.
Negli ultimi 10 minuti però vien fuori una maggiore freschezza atletica dell’intero collettivo di coach Pasquale Iracà che riesce a recuperare palloni col pressing e raddoppi difensivi, in più cominciano ad entrare anche i tiri dai 6,25m.
Morena cerca di tenere a bada la rimonta ma in campo aperto i “jollyni” sono devastanti.
Bruno Rappoccio mette a segno 6 conclusioni dall’arco dei 3pt, Carmelo Vazzana sempre pronto a riceve gli scarichi vicino a canestro andando a conclusione con alte percentuali, Riccardo Costa rifinisce l’azione d’attacco, Claudio Vozza è il difensore che non vorresti mai affrontare, in più Vincenzo Speranza trasforma i rimbalzi difensivi in “coast to coast” e si soffre meno a rimbalzo con l’ingresso in campo di Filippo Tallo che ha il suo bel da fare contro Staltari e Padula.
A questi ragazzi appena diciassettenni si chiede una maggiore abnegazione al lavoro ed al sacrificio in palestra, mettendo in campo prove di carattere e personalità, ponendosi al servizio della squadra con quella “cattiveria” agonistica che non si registra solo coi tanti punti segnati bensì aiutandosi l’un l’altro con una palla recuperata, aiutandosi a rimbalzo o nei raddoppi, con uno sfondamento difensivo, con un assist o addirittura con un semplice incoraggiamento perchè queste piccole sfaccettature, che in un referto non si vedranno mai, faranno la fortuna di tutti.
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