Tornerà a riunirsi lunedì 21 dicembre il Consiglio regionale per approvare il pacchetto della nuova legge elettorale. Lo ha deciso la Conferenza dei capigruppo, convocata dal Presidente Giuseppe Bova, stabilendo, nel contempo, che i lavori consiliari saranno preceduti, nella mattinata di lunedì prossimo, da una nuova riunione dei Presidenti dei Gruppi. La decisione di sconvocare la seduta consiliare che era stata prevista per mercoledì 16 risiede nell’esigenza di ulteriori approfondimenti in una materia così delicata.
Il dado delle nuove regole, comunque, è tratto: il percorso per l’approvazione della nuova legge elettorale è stato avviato proficuamente. Particolarmente serrato, com’è ovvio, il dibattito sui temi più cruciali della questione: le percentuali di sbarramento per l’ingresso in Consiglio, sia delle coalizioni che delle singole liste; le rappresentanze di “genere”; l’assegnazione del premio di maggioranza; la previsione della nuova figura dei consiglieri-supplenti (in sostituzione temporanea degli eletti nominati assessori).
Un primo dato si staglia su tutto: l’abolizione del cosiddetto listino con la ripartizione su base provinciale del premio di maggioranza.
La Conferenza dei Capigruppo ha discusso, proseguendo i lavori nella serata, dell’aspetto riguardante la riduzione dei costi della politica. Si tratta, in sostanza, di tenere fede all’impegno di introdurre le nuove regole senza gravare di costi aggiuntivi il Bilancio della Regione.
La Conferenza dei Capigruppo, integrata nella seduta odierna, oltre che da Paolo Naccarato (delegato della Giunta per le Riforme istituzionali), anche dal presidente della Commissione Riforme, Salvatore Magarò, ha ricevuto una delegazione di dipendenti della “Why Not”, addetti alla sorveglianza idraulico-forestale. Rinnovando l’impegno già assunto, i Capigruppo, all’unanimità, hanno deciso di risolvere il nodo giuridico rappresentato dall’impugnazione governativa della norma a suo tempo approvata dall’Assemblea. A tal fine, hanno deciso di mettere a punto una ipotesi di soluzione legislativa che autorizzi l’Afor ad assorbire il personale part-time per garantire un servizio pubblico considerato essenziale, quale il monitoraggio della rete idrografica regionale.
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