L’Associazione Culturale TRAIECTORIAE col patrocinio della Provincia di Reggio Calabria e della Regione Calabria presenta Sabato 26 Dicembre – ore 19 – Planetarium Pythagoras – Via Salita Zerbi Reggio Calabria: LA STELLA DEI MAGI, creazione di musica e teatro ispirata alla figura dei Magi e alla stella che li condusse a Betlemme, un viaggio sospeso tra tradizioni religiose e conoscenze astronomiche. Miti e leggende della tradizione religiosa, misteri e suggestioni della volta celeste. In occasione delle festività natalizie l’Associazione Culturale Traiectoriae in collaborazione con il Planetarium Pythagoras di Reggio Calabria reinterpreta lo spazio del planetario come palcoscenico su cui ripercorrere, nell’osservazione della volta stellata, il viaggio e la ricerca dei Magi verso Betlemme. La stella dei magi, secondo appuntamento della terza edizione della rassegna di musica e teatro “Rapsodie Agresti” che l’Associazione Culturale Traiectoriae propone con il patrocinio e il sostegno della Provincia di Reggio Calabria, Regione Calabria, e dei Comuni di Gioiosa Jonica e Cinquefrondi, è un percorso recitato e musicale che interpreta la figura dei Magi nella tradizione cristiana e orientale, che, intrecciando profezie e leggende, miti persiani, Vangeli, testi latini e pagine de Il Milione di Marco Polo, ci fa capire come le figure dei magi e l’apparizione della stella leghino fra loro i movimenti della volta celeste con le diverse culture ed epoche storiche. Chi erano queste misteriose figure di cui ci parlano le Sacre Scritture? Da dove vennero e dove tornarono dopo che ebbero adorato il Bambino? Per la Chiesa i Magi divennero il simbolo dell’universalità del messaggio di Cristo. Un messaggio rivolto non solo agli israeliti ma a tutto il mondo. Personaggi simbolici dunque, staccati dalla realtà storica. Ma i Magi, all’epoca di Gesù esistettero davvero. E nel mondo antico si sapeva chi fossero: il loro viaggio come la loro storia partirono da molto lontano. I Magi erano i sacerdoti che nell’antica Persia adoravano l’Unico Dio Ahura Mazd?, erano gli eredi della dottrina di Zarathushtra, ed ogni anno si riunivano su un monte ad attendere il sorgere della stella che avrebbe annunciato la nascita del Salvatore. Passarono i secoli, passarono gli imperi ma loro continuarono ad attendere , finché nel cielo accadde qualcosa di meraviglioso: nel 7 a.C. nel cielo Giove e Saturno si unirono per tre volte nello stesso anno, un evento unico che si verificava ogni 120 anni, inoltre avveniva nella costellazione dei pesci, una congiuntura astronomica che si manifesta ogni 800 anni. Questo fenomeno, dal punto di vista astrologico, era pregno di significati simbolici. La costellazione dei Pesci era chiamata la “casa degli Ebrei”; Giove era considerato il pianeta dei re; Saturno era il pianeta protettore della Palestina. Questa interpretazione troverebbe conferma anche in Tacito, il quale identificava Saturno con la divinità che in Israele veniva adorata il giorno di sabato, Jahvèh. Che Giove incontrasse Saturno sotto il segno dei Pesci per ben tre volte era un chiaro segno che un Re potente era
comparso in Palestina. Ma soprattutto in cielo stava per accadere una grandissima trasformazione: un epoca si stava per chiudere ed una nuova si stava per aprire. Il sole dopo più di 2000 anni all’equinozio di primavera usciva dalla costellazione dell’ariete e stava per sorgere nella costellazione dei pesci, si chiudeva l’epoca di Zeus, che era stato nutrito dalla capra Amaltea, l’epoca della legge che era scesa dal monte Sinai nelle mani di Mosè che aveva le corna d’ariete, e si apriva l’epoca nuova che tutto il mondo attendeva dalla Persia a Roma. Stava per sorgere l’epoca del Dio pesce, mentre nell’altro polo celeste, all’opposto nell’equinozio di autunno quell’anno sarebbe sorta la costellazione vergine La profezia era compiuta un nuovo dio sarebbe sorto accompagnato da una vergine i tempi erano maturi. I Magi che erano esperti del cielo compresero subito che il tempo era giunto, che il Salvatore stava per nascere in occidente, e si misero in
viaggio. Sulle note di Così parlò Zarathustra di Richard Strauss Donatella La Macchia e Giuseppe Luciani reciteranno versi tratti dai Vangeli, da Il Milione,e dai miti persiani. Il progetto, la drammaturgia e le scelte musicali sono di Domenico Gatto. L’incontro con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti si terrà sabato 26 dicembre alle ore 19 al Planetario Pythagoras – Salita Zerbi campo Mirella Carbone (ex campetto Mauro) – Reggio Calabria. La rassegna Rapsodie Agresti proseguirà con altri tre importanti appuntamenti:
• Domenica 27 Dicembre alle ore 16 alla Chiesa dell’Annunziata di Gioiosa Ionica e alle ore 19 nella Chiesa del Carmine, Giuseppe Luciani e Donatella La Macchia proporranno una originale versione dei Fioretti di San Francesco; la narrazione sarà accompagnata dalla voce del soprano Katia Fassari, dalla musica di Lilly Lanzetta all’organo e Paolo Di Benedetto al violino.
• Martedì 29 dicembre alle ore 21.30 nel Salone di Palazzo Amaduri a Gioiosa Jonica, il gruppo musicale Assurd composto da Lorella Monti, Cristina ed Emanuele Vetrone, proporranno il concerto vocale e strumentale tra religione e tradizione “Quanno nascette ninno”
• Dal 27 al 31 dicembre a Gioiosa Jonica mostra fotografica “Rapsodie – Ritratti” di Alessandro Azzarà
LA STELLA DEI MAGI
Planetarium Pythagoras
Sabato 26 Dicembre – ore 19
Via Salita Zerbi campo Mirella Carbone (ex campetto Mauro)
– Reggio Calabria
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
Progetto, drammaturgia e scelte musicali Domenico Gatto
Voci recitanti Donatella La Macchia – Giuseppe Luciani
PER INFORMAZIONI
Associazione Culturale Traiectoriae
Email: info@traiectoriae.com
Cell: 339 3679599
Segreteria Planetarium Pythagoras
Tel: 0965 324668
www.planetariumpythagoras.com
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Via Nazionale III tratto Pellaro – Reggio Calabria
email: info@traiectoriae.com