Reggio Calabria. A seguito della definizione del Piano di rientro dal deficit sanitario, sono stati adottati provvedimenti, con delibere della Giunta Regionale, riguardanti la riconversione di alcuni presidi ospedalieri tra cui l’Ospedale di Oppido Mamertina, che cesserà quindi nell’immediato i ricoveri di pazienti acuti e sarà destinato a Casa della Salute o quale Ospedale per lungodegenti. Ciò in ordine ad una non meglio specificata riorganizzazione del Sistema sanitario regionale, che ha portato all’individuazione degli ospedali da riconvertire sulla base di parametri riguardanti la dimensione della struttura e la distribuzione territoriale dei presidi ospedalieri. In una situazione di criticità diffusa ed in assenza di un disegno riformatore del Sistema sanitario che ponga il paziente in una posizione di centralità, l’adozione di provvedimenti settoriali non costituiscono garanzia alcuna in un settore praticamente destrutturato, lasciato, spesso e volentieri nel corso di questa legislatura, senza riferimenti apicali ed esposto alla casualità di scelte gestionali spesso frutto di approssimazione e particolarismi. Nell’imminenza delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale ed a seguito di una gestione fallimentare in materia di Sanità, come peraltro più volte affermato ed onestamente riconosciuto, da esponenti apicali a livelli istituzionale all’interno della maggioranza di centrosinistra di governo regionale, è evidente che spetterà al nuovo Consiglio ed alla nuova Giunta il compito di affrontare e risolvere la crisi strutturale del comparto nervralgico dell’economia della nostra Regione. Nello specifico del provvedimento di riconversione dell’Ospedale di Oppido Mamertina, non si ritiene opportuno dover procedere in tempi brevissimi ad una riorganizzazione dei servizi sanitari della struttura. Tutt’altro. L’Ospedale di Oppido infatti è ad oggi, l’unico valido riferimento per i residenti del territorio e lo sarà anche successivamente alla creazione del nuovo Ospedale della Piana, anche perché inquadrato nella categoria degli “Ospedali di Montagna”. Un’eventuale riorganizzazione delle attività del presidio ospedaliero di Oppido non può essere realizzata se non a seguito dell’adozione del nuovo Piano Sanitario Regionale, unico strumento, non solo normativo, in grado di configurare efficacemente la nuova struttura organizzativa della Sanità regionale. Il presidio ospedaliero di Oppido per l’originaria e ora, alla luce dei recenti provvedimenti della Giunta Regionale, sottovalutata caratteristica orografica del territorio della Piana, assume un ruolo strategico e fondamentale ai fini della tutela della salute per le popolazioni dei comuni dell’entroterra pre-aspromontano, della fascia tirrenica meridionale e per i numerosi centri e case di cura presenti sul territorio, che hanno da sempre considerato tale presidio, unico vero punto di riferimento in casi di emergenza – urgenza, nel contesto di un territorio estremamente disagiato, con un sistema viario del tutto insufficiente, non in grado di garantire rapidi collegamenti con gli ospedali principali. Per quanto suesposto ritengo necessario che il Consiglio Regionale della Calabria si esprima in merito alla Mozione da me presentata in data 22/01/2010 avente come oggetto, la “Revoca dell’atto deliberativo riguardante il procedimento di riconversione dell’Ospedale di Oppido Mamertina e mantenimento del suddetto come “Ospedale di Montagna” e precisamente sull’esigenza di : 1. revocare l’atto deliberativo riguardante il procedimento di riconversione dell’Ospedale di Oppido Mamertina. 2. avviare un confronto immediato con il Consiglio Regionale, al fine di individuare punti di convergenza onde garantire il mantenimento dell’Ospedale di Oppido nell’ambito della categoria degli ospedali di montagna. 3. adottare di conseguenza, iniziative e misure idonee ai fini del riconoscimento all’Ospedale di Oppido Mamertina, di tutti i requisiti riservati dalla normativa vigente ai c.d. “Ospedali di Montagna”. Requisiti indispensabili per garantire i livelli essenziali di assistenza sanitaria ai cittadini residenti nelle aree montane.
On. Giovanni Nucera
Consigliere Regionale del PdL
Regione Calabria